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Ponte d'Ognissanti: boom di visite al Vittoriano

Un lungo e “caldo” weekend ha tenuto in fila oltre 15.000 visitatori in attesa di riempire le sale del Complesso in cui erano presenti le passioni di un vastissimo pubblico

Numeri record al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini che, grazie all’offerta espositiva delle rassegne Edward HopperGuerre Stellari - Play e Barbie. The Icon, ha registrato durante il fine settimana e il ponte di Ognisanti un totale per le tre mostre di oltre 15.000 visitatori e si conferma uno dei poli culturali nevralgici della Capitale.A confermare il grande successo della mostra Edward Hopper, l’afflusso di pubblico che con una media di 2.534 visitatori al giorno ha superato le 10.000 presenze in 4 giorni: 10.138 persone hanno aspettato ore in fila in attesa di interpretare i capolavori dell’artista-icona dell’arte americana del XX Secolo.Ma il desiderio di conoscere l’arte nelle sue molteplici forme ha portato anche 3.387 persone a immergersi nell’affascinante universo di Guerre Stellari, un mito assoluto che ha incantato tre generazioni dal 1977 a oggi.La mostra Edward Hopper (con circa 60 capolavori realizzati tra il 1902 e il 1960 prestati eccezionalmente dal Whitney Museum di New York, e una sezione del tutto inedita dedicata all’influenza di Hopper sul grande cinema), sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio della Regione Lazio, in collaborazione con Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, è organizzata e prodotta da Arthemisia Group con il Whitney Museum of American Art di New York, ed è curata da Barbara Haskell - curatrice di dipinti e sculture del Whitney Museum of American Art - in collaborazione con Luca Beatrice, ed è visitabile fino al 12 febbraio 2017.Con oltre 1000 pezzi tra modellini, action figures e stampe d’epoca che raccontano le scene e i personaggi più indimenticabili di un mondo che ancora oggi seduce e appassiona, Guerre Stellari – Play. La mostra sulla saga che ha sedotto tre generazioni (fino al 29 gennaio 2017) sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, è una mostra prodotta e organizzata da Arthemisia Group e Kornice ed è curata da Fabrizio Modina.Si è invece conclusa domenica 30 ottobre Barbie The Icon, prodotta da Arthemisia Group e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE in collaborazione con Mattel. A dimostrazione del grande appeal di questa straordinaria bambola, la mostra, curata da Massimiliano Capella, ha visto transitare nell’ultimo fine settimana di apertura oltre 3.000 visitatori.

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