salute
Intervento maxillo facciale: quali sono i rischi?
Gli interventi di chirurgia maxillo facciale riguardano la correzione di difetti e alterazioni dei tessuti ossei e molli del viso e della bocca, sia congeniti che causati da malattie o incidenti.
Sottoporsi ad un intervento chirurgico desta inevitabilmente molte preoccupazioni nei pazienti, anche quando si tratta di piccolo operazioni di routine. Gli interventi di chirurgia maxillo facciale, tuttavia, meritano un discorso a parte, perché i timori che circolano attorno a questa particolare branca della medicina, specie sul web, sono davvero numerosi (e, fortunatamente, spesso infondati).
Gli interventi di chirurgia maxillo facciale riguardano la correzione di difetti e alterazioni dei tessuti ossei e molli del viso e della bocca, sia congeniti che causati da malattie o incidenti. Il chirurgo maxillo facciale interviene quando è necessario correggere una situazione di malocclusione, che limita la funzione masticatoria e può addirittura essere causa di gravi disturbi osteoarticolari, ma anche per porre rimedio ai danni causati da traumi, un'eventualità molto frequente nel caso delle persone che praticano sport da contatto. Sempre più spesso poi, l'intervento dello specialista in chirurgia maxillo facciale è richiesto per correggere asimmetrie macroscopiche del viso, in combinazione con altre operazioni di chirurgia plastica sia estetica che ricostruttiva. Grazie a metodologie sempre più raffinate e a strumenti chirurgici tecnologicamente avanzati, anche gli interventi maxillo facciali più impegnativi, oggi, vengono portati a termine con un ampio margine di successo e limitando molto i disagi a carico del paziente. La maggior parte delle operazioni di riallineamento di mascella e mandibola o di correzione di asimmetrie ossee non lasciano alcun segno o cicatrice. In più, generalmente il paziente è libero di lasciare l'ospedale o la clinica anche 24 ore dopo l'intervento e recupera la piena libertà di movimento della bocca dopo poche settimane. I protocolli adottati dalle cliniche più all'avanguardia consentono di trattare le malocclusioni dentoscheletriche con interventi di mobilitazione della mascella e della mandibola che, non richiedendo alcun tipo di bloccaggio intramascellare postoperatorio, eliminano un fastidioso inconveniente un tempo indispensabile. In Italia queste tecniche chirurgiche hanno ormai raggiunto livelli di eccellenza, e se vi sono strutture pubbliche specializzate come il reparto dell' Ospedale Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, non mancano studi privati che seguono i pazienti in modo meticoloso e con strumenti all'avanguardia, interfacciandosi ove necessario con le strutture ospedaliere e le cliniche Fonte: Hnstudio
Operazioni maxillo facciali: sono pericolose? Gli interventi maxillo facciali non presentano rischi maggiori o complicazioni più gravi rispetto ad una qualunque operazione chirurgica. Naturalmente, è indispensabile avere la certezza di rivolgersi sempre a strutture qualificate e a specialisti in possesso della giusta preparazione e di una buona dose di esperienza. L'Italia vanta poli sanitari pubblici di eccellenza per quanto riguarda questa specialità e sono molti i nomi di spicco che prestano servizio anche presso cliniche convenzionate, spesso specializzate in tipologie particolari di intervento. Come già accennato, i rischi generali di un'operazione maxillo facciale sono gli stessi di qualunque intervento chirurgico. In particolare, in molti casi si rende necessario il ricorso all'anestesia generale, una procedura spesso temuta dai pazienti, ma di fatto del tutto innocua per la salute.
Gli interventi chirurgici a livello della mandibola presentano un certo rischio di provocare lesioni accidentali al nervo mandibolare. Questa eventualità, in realtà, è piuttosto remota, perché qualunque operazione maxillo facciale richiede un'attenta analisi preventiva delle caratteristiche del paziente mediante TAC ed altri esami diagnostici, con annesso studio del percorso del nervo. Paradossalmente, interventi in apparenza molto più banali, come l'estrazione dei denti del giudizio, comportano un rischio maggiore di danneggiamento del nervo.
A queste considerazioni va anche aggiunto che, nella remota eventualità di rescissione del nervo, il danno può generalmente essere corretto senza troppe difficoltà, garantendo al paziente un recupero totale della sensibilità nell'arco di poche settimane.
Il decorso post operatorio: consigli pratici Nonostante i rischi e le complicazioni connesse con un intervento di chirurgia maxillo facciale non dovrebbero mai destare particolari preoccupazioni nei pazienti, va detto che il decorso post operatorio può presentare diverse difficoltà. Il paziente sperimenta un notevole edema a livello dei tessuti del viso, dovuto ad un normale accumulo di liquidi al loro interno. In genere, il gonfiore tende a scomparire gradualmente per restituire un aspetto del tutto normale nel giro di 6, massimo 8 settimane. Attenendosi ai consigli del proprio medico, è possibile aggiungere ai farmaci antibiotici e antidolorifici anche dei medicinali utili per accelerare il riassorbimento dell'edema. Il principale inconveniente legato agli interventi di questo tipo è la necessita di prestare molta attenzione durante i pasti e alla cura dell'igiene orale. Nelle prime settimane successive all'operazione, viene prescritta una dieta a base di cibi liquidi e semiliquidi, per evitare che la masticazione possa determinare spostamenti nelle ossa riposizionate e ancora non del tutto saldate. In questa fase, è possibile andare incontro ad una calo di peso pari anche a 4-5 kg e, in generale, sperimentare disturbi quali cali dell'appetito, insonnia e diminuzione del tono dell'umore, tutti sintomi che tendono a risolversi da soli nel giro di poche settimane. Nella pratica, oltre a seguire sempre con scrupolo tutte le indicazione del proprio medico e a chiederne tempestivamente il parere qualora si presentassero sintomi inattesi (come sanguinamenti improvvisi e copiosi), può essere di aiuto e contribuire ad accelerare il recupero:
bere molta acqua;
osservare una scrupolosa igiene orale, preferendo il collutorio allo spazzolino nei primi giorni;
apporre del ghiaccio sul viso subito dopo l'intervento e nelle ore successive e dormire con più cuscini per favorire il riassorbimento dell'edema;
evitare di rimanere sdraiati a lungo e concedersi lunghe camminate senza esagera con gli sforzi fisici;
consultare sempre il medico prima di assumere un farmaco diverso da quelli prescritti;
seguire una dieta completa di tutti i nutrienti, eventualmente ricorrendo anche ad integratori alimentari nei primi giorni;
in caso di difficoltà nel recupero completo della mobilità della bocca, informare il proprio chirurgo ed intraprendere un percorso fisioterapico
Seguendo queste indicazioni è possibile accelerare i tempi di guarigione necessari per la completa rimarginazione delle ferite chirurgiche e per permettere alle ossa di saldarsi, con la garanzia di poter tornale alle proprie normali attività in genere nell'arco di un paio di mesi. Nonostante le operazioni di chirurgia maxillo facciale possano sembrare molto impegnative, spesso si rivelano in grado di migliorare in modo netto la qualità della vita del paziente, restituendo la pieno funzione masticatoria e respiratoria, ma anche l'armonia e la bellezza del volto.