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Arcinazzo Romano - Il 26 dicembre e il 6 gennaio c'è il presepe vivente

Le viuzze del piccolo centro medievale, con la partecipazione di centinaia di figuranti faranno rivivere la semplicità della vita contadina e la nascita di Gesù

L’Associazione Culturale "Ser Cola Bactista", ha preparato ad Arcinazzo Romano (Roma) la rappresentazione vivente della Natività, giunta quest’anno alla XXIV edizione. La manifestazione animerà le caratteristiche viuzze del piccolo centro storico in un clima medievale, con la partecipazione di centinaia di figuranti che faranno rivivere, nella semplicità della vita contadina di un tempo, l’evento più grande che la storia ricordi: la nascita di Gesù. La riproduzione surreale di una Betlemme antica sarà rafforzata dalle tappe che caratterizzano il percorso, nel quale si potrà assaporare l’atmosfera vissuta nelle locande, nelle botteghe, tra i pastori, nelle famiglie di un passato ormai lontano. Una voce narrante sarà diffusa per le stradine dell’abitato e accompagnerà, insieme ad una musica di sottofondo, tutto il tragitto di Maria e di Giuseppe fino alla grotta della natività, raccontandolo e interpretando la storia della Sacra Famiglia. L’arrivo con la musica degli zampognari e la stella cometa che illumina il paesaggio ormai avvolto nel buio del pomeriggio invernale è sempre di forte impatto. La rappresentazione si terrà il 26 dicembre ed il 6 gennaio 2017 alle 17.30. Sarà un evento dal forte richiamo che coniugherà sapientemente il sentimento religioso con la promozione del territorio, passando per la via più immediata: quella dei sapori e della tradizione. Al termine della manifestazione, lungo il percorso della rappresentazione, si potranno gustare i prodotti tipici della tradizione locale. L’intera comunità di Arcinazzo, in circa tre mesi di lavoro che precedono la manifestazione, collabora con l’Associazione per la buona riuscita della stessa, curando le piazzette del centro storico e le vecchie cantine per trasformarle in botteghe, locande, focolari domestici, dove vengono rievocati i vecchi mestieri artigianali e contadini di un tempo, i costumi, gli arnesi e gli arredi dell’antica vita quotidiana. Da sottolineare la partecipazione dei giovani, che oltre come figuranti, si prodigano nell’importante lavoro preparatorio, rivivendo e riscoprendo così la cultura delle tradizioni locali.

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