Cerca
Teatro
04 Febbraio 2017
La Locandina dello spettacolo
Al Teatro Agorà questi giorni è di scena una “piece” che ci riporta alla dimensione “mitica” dell’avanspettacolo, della rivista e del buon vecchio varietà televisivo. Liliana Eritrei è l’autrice e la regista di un testo intelligente, sagace e carico di comicità, Gabriele Cantando Pascali ne è il suo interprete brillante, con la collaborazione di Rosario Marotta, Lucia Bochicchio e Giulia Bochicchio.
Su una piattaforma scenica a metà tra il “Valle” della coppia Totò/ Magnani e gli Studi televisivi di Maria De Filippi, le vicende di Gabriele/lla si snodano in un pungente e pittoresco crescendo emozionale . Se stasera sono qui non è solo il titolo di una canzone di Tenco, che l’attore citerà ad arte, o un copione ad uso dei “virtuosi” del palco, benchè il suo svolgimento richieda talento d’attore, abilità nella danza e disponibilità a cantare/ improvvisare col pubblico (caratteristiche che il Pascali possiede tutte, indossando una maschera androgina e unisex, degna della migliore commedia dell’arte). Il testo della Eritrei è, soprattutto, un corrosivo canovaccio che supera le barriere di genere per collocarsi tra le opere cosiddette “sociali”, scandito da linguaggi, contenuti e scenari profondamente radicati nell’attualità dell’oggi.
Tematiche annose cavalcano tra antico e moderno, vivaci passaggi culturali abbracciano passato e presente; ricordi, favole, perifrasi dialettali. La paternità puoi non viverla ma è poetica da immaginare, il sesso strapazza la vita. Lavoro, tempo e vanità ci perseguitano. Il bisogno di affermazione scalpita, le filosofie alimentari troneggiano, la coppia è un concetto relativo.
Si ride molto, anzi moltissimo, alcune battute del testo sono da antologia, ma quel che rimane realmente attaccato alla pelle dello spettatore dopo l’ultimo applauso, sono il nugolo di riflessioni che lo coinvolgono in prima persona, stimolate da un’opera che stacca il velo dell’ipocrisia per cercare le ragioni del pensiero e, soprattutto, delle azioni ad esso collegate.
In scena al “Teatro Agorà 80” per cinque sere consecutive, dal 31/01 al 05/02, ieri venerdì 3 febbraio lo spettacolo è stato introdotto da una performance live del maestro Francesco Paniccia (melodica e synth), su base registrata che ha mescolato acustica, elettronica e poesia recitata, con l’emozione dei versi di “Cut” letti dalla sua geniale autrice Sylvia Plath, e Paolo Amodeo.
Nella sua grammatica essenziale “Se stasera sono qui” è un copione totalmente italiano, oserei dire che ci rappresenta gran bene. Quello di Lilli Eritrei non è uno spettacolo compiacente bensì ti “frega” con la risata “grassa”, per cui pensi che non c’è niente da capire e “sbellicarsi” in platea sia l’unica cosa che conta.
Invece esci dalla sala “pensante” e quasi ti “rode”, perché in fondo le cose girano al contrario di come dovrebbero e qualcuno te lo ha ricordato.
“Se stasera sono qui” è una bella pagina di teatro attuale, uno “show” dove tutto si esprime compiutamente e l’artista e i concetti appaiono nudi di fronte al pubblico.
Poi quest’ultimo applaude, convinto! (Inchino)
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni