Festa Cinema

RomaFF12, dall’horror di Palahniuk ai 35 anni di Borotalco

Giornata ricca di avvenimenti alla Festa del Cinema di Roma tra Auditorium e Maxxi

Giorni di massima affluenza al MAXXI, splendida cornice scelta per un convegno che racchiude l’essenza dell’intera kermesse: Unesco, Rome City of Film alla presenza di Lucio Argano (ritenuto uno dei massimi esperti nel  campo della gestione degli eventi culturali in Italia), Francesco Rutelli e alcuni esponenti del panorama culturale europeo quali Chris Bailey, Annalisa Cicerchia, Paola Dubini e Luigi Ratclif. Tra le prime proiezioni che hanno attirato l’attenzione del pubblico dell’Auditorium ci sono stati invece Mademoiselle Paradis e And The There Was Light, oltre alle prime scene in esclusiva de Il ragazzo invisibile - Seconda Generazione, il supereroe di Gabriele Salvadores giunto al suo secondo capitolo dopo l’incredibile successo del primo. Particolarmente apprezzati gli effetti speciali, protagonisti di una Masterclass che si è tenuta a Casa Alice.

Tra gli ospiti d’onore largo all’ex bambina prodigio Dakota Fanning, protagonista di Please Stand By, e Chuck Palahniuk. Quest’ultimo, scrittore decisamente controverso e anticonvenzionale, ha animato l’Halloween all’Auditorium parlando dei film horror che più l’hanno inquietato - e per questo anche entusiasmato - nel corso della sua vita. Spazio infine per una celebrazione 100% made in Italy: Carlo Verdone ha ripresentato il suo Borotalco, che festeggia 35 anni con il restauro e un’ipotetica serie tv da mettere in piedi in un paio d’anni (“Ne stiamo parlando con De Laurentiis”, ha ammesso il regista). Il momento amarcord ha coinvolto anche la co-protagonista Eleonora Giorgi e gli autori dell’incantevole colonna sonora Gaetano Curreri, Ricky Portera e Fabio Liberatori. Ma se oggi si tratta di un classico intoccabile, Verdone ha voluto raccontare l’ansia del debutto: “Fu una sfida. […] Era la prima volta facevo un film con un personaggio unico e non a episodi, non dovevo sbagliarlo. Quando ci fu la proiezione andare all'uscita del cinema ed ero molto nervoso, poi senti uno che, uscendo dalla sala, diceva “Ammazza me so’ morto dalle risate”. Pensai: “Ce l'ho fatta”.

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