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La Serie A è il campionato del 4-3-3: ecco come va...

La tredicesima giornata del campionato di Serie A 2017-18 aveva i connotati del turno spartiacque, e così è stato.

28 Novembre 2017

La Serie A è il campionato del 4-3-3: ecco come va...

La tredicesima giornata del campionato di Serie A 2017-18 aveva i connotati del turno spartiacque, e così è stato. Gli scontri in programma lasciavano presagire la rottura degli equilibri stabiliti fino al momento e in effetti c'è stato un cambiamento che, seppur leggero, per ora muove la classifica a favore del Napoli e dell'Inter. Questo perché la Juventus è stata sconfitta a Genova in un rocambolesco 3-2 contro la Sampdoria, la squadra rivelazione di questo inizio di campionato, che si era portata sul 3 a 0 fino a quando nel recupero Higuain e Dybala non hanno accorciato le distanze.

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I bianconeri, che giocavano nel pomeriggio dopo la vittoria del Napoli sul Milan che vedeva gli azzurri portarsi a 35 punti in classifica, erano costretti a reagire. Etichettati come i favoriti dei pronostici calcistici riguardo la Serie A fin dalla prima giornata del torneo, gli uomini di Allegri hanno palesato limiti psicologici importanti che si sono riflessi nelle sconfitte in casa contro la Lazio e anche nella prestazione di Genova. La debacle di Marassi, dove la Samp di un ottimo Giampaolo è stata superiore in lungo e in largo, attiva dunque un altro campanello d'allarme per i torinesi, che dovranno recuperare immediatamente il terreno perduto. 

 

Dopo il pari contro il Barcellona in Champions League arrivato dopo uno scialbo e soporifero 0 a 0, la Juventus ha praticamente ipotecato il passaggio del turno e vorrà concentrarsi soprattutto sul campionato. Allegri, che sembra in questo momento aver perso un po' del suo ascendente sui suoi uomini, avrà il dovere e l'obbligo di rigenerare la sua truppa soprattutto a livello psicologico, dato che i giocatori sembrano scarichi e in qualche modo poco convinti quando scendono in campo. In quest'ottica l'infortunio al polpaccio di Chiellini potrebbe rivelarsi dannoso a lungo andare.

 

Con la Roma che si è portata a quota 30 dopo la vittoria nel derby e deve recuperare una partita, proprio contro la Sampdoria a Genova, la Juve ha finito col trovarsi in una situazione complicata dalla quale dovrà uscire quanto prima se vorrà continuare ad ambire la conquista del settimo Scudetto consecutivo. Eppure, se vediamo bene le squadre che meglio si stanno esprimendo in questo inizio di stagione, notiamo come il 4-3-3 sia il modulo comune alla maggior parte delle compagini che lottano per il titolo. Allegri, dal canto suo, ama sperimentare e a volte propone un 3-5-2 o un 3-4-3, mentre gli altri tecnici restano fedeli al loro modulo principale che prevede una difesa a 4 e il tridente. In molti professano, infatti, che il 4-3-3 sia il modulo che, se messo in atto correttamente, permette di posizionarsi nel miglior modo in campo, occupando il terreno di gioco in tutta la sua ampiezza.

 

Ad approfittare della caduta dei bianconeri, oltre al Napoli, è stata evidentemente l'Inter, che si è sbarazzata dell'Atalanta con una doppietta di Icardi, che arrivato a quota 13 gol si è portato a sole due lunghezze da Immobile, capocannoniere in gol nel derby romano di sabato ma senza riuscire ad evitare la sconfitta dei biancocelesti. Dopo il trionfo contro gli orobici, gli uomini di Spalletti si sono portati a quota 33, ossia solamente a 2 punti dal Napoli, dando dimostrazione di concretezza ed efficacia nei momenti che contano. I nerazzurri sono da inizio stagione la squadra che più ha dato l'impressione di concretezza, cinismo ed essenzialità, senza mai strafare né impressionare per il suo gioco, ma dando la sensazione di essere quadrata e spietata quando lo vuole, come ad esempio nella vittoria fuori casa contro la Roma alla seconda giornata. Il 4-3-3 del tecnico nerazzurro si basa sulla velocità delle sue ali, Perisic a sinistra e Candreva a destra, i quali permettono alla squadra di allargarsi in maniera adeguata e, soprattutto riforniscono di assist al bacio Icardi, che oltre ad essere il capitano è anche il centravanti dal gol del sangue di una squadra che ha puntato tutto su di lui. In cima alla classifica il Napoli resiste e ringrazia la Sampdoria, ed è in questo momento a più due punti dall'Inter e a più quattro dalla Juventus, che affronterà nel big match del San Paolo venerdì 1 dicembre. La squadra allenata da Maurizio Sarri, che ha sconfitto per 3 a 0 lo Shaktar Donetsk in Champions riuscendo a mantenere viva qualche speranza di accedere al turno successivo, è sicuramente quella che esprime il miglior calcio, ma gli infortuni di Milik prima e di Ghoulam dopo hanno messo a nudo le falle a livello di tenuta fisica di un gruppo con poche soluzioni alternative, almeno sulla carta. Ed è per questo che ora che la stanchezza inizia a farsi sentire i calciatori azzurri dovranno stringere i denti, anche perché a dicembre, oltre alla Juventus e all'ultima partita di Champions contro il Feyenoord, dovranno sfidare anche una Sampdoria molto agguerrita. Sarri, che all'inizio della sua avventura a Napoli aveva optato per un 4-3-1-2, ha ormai come unico credo il 4-3-3, che si basa sull'estro di Insigne che parte da sinistra, sui tagli di Callejón a destra e sull'elastico di Mertens, un centravanti improvvisato ma che ha dimostrato di essere spietato anche in questo nuovo ruolo. E così, mentre l'Inter e la Juventus si profilano come prime antagoniste del Napoli, la Roma si avvicina il silenzio al terzetto di testa, forte di una vittoria nel derby che porta sempre buon umore e soprattutto di cinque trionfi consecutivi in campionato. Visto nel dettaglio, è dalla sconfitta in casa proprio contro Sarri che Di Francesco non perde un colpo, eccezion fatta per la sconfitta in Champions League contro l'Atletico Madrid nell'ultima giornata. Tuttavia in campionato i giallorossi sembrano essere in formissima, con un tecnico emergente che ha saputo toccare le corde giuste per motivare i suoi e ha saputo approntare un gioco, basato sul suo classico 4-3-3 zemaniano, molto fluido e accorto, senza mai rischiare eccessivamente dietro ma anche piuttosto propositivo in fase d'attacco. Il tecnico ex Sassuolo ha compreso subito l'importanza di Dzeko come punta centrale per lo sfogo del gioco dei suoi, anche perché può contare su un esterno sinistro come Perotti che salta abilmente l'uomo ed è bravissimo a dare assist. A destra, invece, Di Francesco alterna con una certa frequenza Defrel, Gerson ed El Shaarawy, nessuno dei quali è Salah, partito quest'estate, ma che stanno comunque garantendo un apporto importante. Dietro la Roma si piazza la Lazio, che per via dell'addio di Keita e dell'infortunio di Felipe Anderson ha per ora accantonato il 4-3-3 e si presenta di solito con un 4-5-1 elastico a favorire principalmente gli scatti in profondità di Ciro Immobile, che sembra aver trovato a Formello il miglior habitat per rendere bene in zona gol, come dimostrato finora. Il segreto dell'ottimo inizio degli uomini di Simone Inzaghi sta nell'intesa tra Milinkovic Savic e Luis Alberto, due ottimi palleggiatori che oltre a innescare immobile sono anche importanti in zona gol. In generale, quanto visto finora in Serie A lascia trasparire l'importanza di disporre di un tridente offensivo importante. È vero che di solito è sempre meglio prima non prenderle, ma quando il livello e la competitività si alzano, bisogna in primo luogo segnare. E con un tridente tutto è più facile.

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