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presentazione
21 Dicembre 2017
La presentazione del libro ©Italpress
E’ stato presentato lo scorso 19 dicembre all’Hotel Gallia di Milano, il libro “Moratti Inter, Album di famiglia”, scritto dal direttore editoriale di ItalpressItaloCucci ed edito da EdizioniBertani. Si tratta di un libro grande, nel formato (28x28 cm), come nei contenuti, visto che si avvale delle immagini di un repertorio fotografico eccezionale e dei racconti diretti di chi, come Cucci, per esperienza diretta è in grado di narrare al meglio gli anni della famiglia Moratti alla guida della squadra nerazzurra. “E’ stata durissima scrivere questo libro - ha commentato l’autore -, fare qualcosa di importante in casa è molto difficile, ma in casa di avversari è ancora più difficile. Sono tornato vecchio cronista attento ad ogni parola, ogni data e ogni pensiero. Ho vissuto le storie che racconto e credo che dalle pagine del libro questo si noti”. “Il libro è pieno di affetto e questo mi ha meravigliato e fatto piacere, soprattutto perché Cucci non è interista - ha spiegato l’ex presidente nerazzurro Massimo Moratti - Quando lo conobbi non avevo simpatia per chi mi rappresentava il Bologna come Italo Cucci, poi però ho cambiato idea. Questo libro è bello anche perché è da uno che ha visto le cose da fuori. La parte che mi è piaciuta di più è quella legata alla storia e alla vita di mio padre”.
“La famiglia Moratti c’è sempre stata e probabilmente ci sarà sempre, anche perché è stata sempre vicina ai successori e ai predecessori”, ha raccontato Cucci, che nel corso della presentazione del volume ha voluto ricordare tra gli altri Gianni Brera (“l’uomo che mi presentò Massimo Moratti nel 1964”), Mourinho (ribattezzato il “catenacciaro eccellente”), Helenio Herrera e Ronaldo (“personaggio eccezionale e uomo di mondo, anche troppo”). Da parte sua, invece, Moratti ha ricordato le tante emozioni vissute a Vienna come a Madrid e i migliori giocatori della sua gestione: “I miei preferiti sono stati Corso e Zanetti, ma anche Paul Ince, Ibrahimovic e Recoba. Zanetti è sempre stato in crescendo da quando l’ho preso a quando ha finito di giocare. Quando presi Mourinho mi portò uno studio di giocatori che voleva portare e quando parlammo di Zanetti non era entusiasta, ma gli dissi ‘vedrai che questo quando lo metti dentro poi non lo togli più’ e avevo ragione".
Infine una buona parola anche per l’attuale allenatore nerazzurro Luciano Spalletti: “Ammiravo molto Spalletti quando allenava la Roma, sono stato molto contento quando è stato scelto come allenatore dell’Inter”. Belle parole ricambiate dal tecnico nerazzurro: "Moratti è quello che ha costruito la storia dell'Inter. La strada per andare alla Pinetina ha il suo nome. E’ una persona importante. La sua passione per i colori va oltre, in tutte le sue espressioni nei nostri confronti evidenzia quanto tenga all'Inter, questo suo accostarci sempre al massimo delle possibilità significa che vuol trasferire la sua fiducia”.
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