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Juri Morico, segretario generale Opes "Sport come mezzo e non fine"

L'Organizzazione Per Educazione allo Sport indica la strada da seguire in merito all'attività sportiva

12 Marzo 2018

Juri Morico ©Twitter

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Lo sport come mezzo per la trasmissione di valori e come palestra di vita che insegna a socializzare e crescere, ad impegnarsi e confrontarsi con i propri limiti. E' questo il messaggio di Opes, l'ente che promuove ed organizza, senza scopo di lucro, in collaborazione con le Associazioni Sportive Affiliate, iniziative atletiche e ricreative, a carattere locale, provinciale e nazionale. Input che ben si concilia con quello dato durante la conferenza “Sport a prova di legalità: una sfida da non perdere” e sui cui interviene Juri Morico, segretario generale Opes: “Momenti come quello di oggi (venerdì ndr) sono fondamentali perchè offrono uno spaccato della realtà poliedrica che è lo sport che passa dal recupero di persone socialmente ai margini, all'inclusione di persone di culture diverse, all'integrazione di disabili oppure offrendo un momento di crescita a qualunque età”. Parole da cui si evince l'importanza dello sport che dunque non deve limitarsi all'aspetto agonistico ma andare ben oltre: “E' uno strumento e non un fine – aggiunge Morico - un mezzo per trasportare valori e raggiungere risultati che vanno oltre la performance sportiva. Lo sport agonistico è solo l'apice di una piramide che si fonda su una base ampissima che permea la società e che aiuta a fare molto altro nella vita”. Lo stesso Morico sposta poi l'attenzione su un altro punto fondamentale: “Non è un caso se il nostro nome Opes, sia l'acronimo di Organizzazione Per Educazione allo Sport e già da qui si evince il concetto profondo di sport che non educa solamente, ma a cui si accede attraverso un'educazione. Secondo noi è infatti un diritto ma allo stesso tempo un dovere. Un diritto per i cittadini, tant'è che recentemente abbiamo anche segnalato quella che in un paese come l'Italia è un'anomalia e per cui non ci sia lo sport nella Costituzione, e forse è il caso di tutelarlo e ufficializzarlo. A questo si aggiunge anche il dovere – continua poi il segretario generale - della scuola, dell'impresa nel vedere riconosciuti i diritti dei lavoratori ad avere permessi per la pratica sportiva, è un dovere per anche per lo Stato che deve affrontare una spesa sanitaria importante, e per cui sarebbe prezioso investire nella prevenzione sanitaria attraverso lo sport e a livello sportivo. A nostro avviso – chiude poi Morico – è fondamentale offrire un orientamento sportivo, all'alimentazione, e inserire lo sport in uno stile di vita sano è un dovere degli enti pubblici”.

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