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latina
15 Giugno 2018
Orsi durante la presentazione
L’ex numero 1 della Lazio, Fernando Orsi, ha abbracciato i minori stranieri del Centro La Pergola di Cisterna di Latina, donando loro gli scarpini da gioco a tutti i ragazzi che compongono la squadra di calcio a 5 e che sono della struttura di accoglienza. Guardare alle differenze come a qualcosa di cui essere fieri.
“Guardare quotidianamente alla diversità come a un valore aggiunto – spiega il mister Nando Orsi attuale commentatore per Mediaset Premium - per sensibilizzare la società di oggi ad essere più accogliente: essere diversi vuol dire essere speciali, vivere a 360° il presente, in un clima di integrazione e inclusione sociale che può solamente arricchirci. Ho accolto l’invito degli organizzatori con grande piacere perché i bambini sono la nostra voce del domani e sono forse gli unici che meritano di avere sempre il sorriso. Nella mia carriera ho conosciuto tanti compagni di squadra e avversari provenienti da ogni parte del mondo: da ognuno di loro ho potuto apprendere qualcosa di diverso. Giocavo contro giocatori di statura mondiale, come Zico, Paltini, Socrates, Maradona, talenti da cui imparare anche da avversario. Ma è stato un onore anche giocare con campioni come Giordano, Manfredonia, il qui presente D’amico, Laudrup, Doll, Gascoigne, Casiraghi. Boksic, Nedved, Mihajlovic, e uno che saltava i difensori come birilli come Roberto mancini, giusto per citarne qualcuno. Ogni mio compagno che ho avuto nella mia carriera mi ha dato qualcosa e non mi riferisco solo da un punto di vista strettamente tecnico. Ogni incontro ci lascia qualcosa. Persone che , con una parola, una frase, un gesto o anche un silenzio hanno arricchito la mia vita. Una di queste persone eccezionali è stata Paolo Carosi: sua fu la responsabilità di farmi esordire in serie A. E non meno importante fu per me mister Roberto Clagluna che mi affidò la prima maglia da titolare”.
Una notevole iniziativa quella di Nando Orsi con i minori stranieri che ha raccolto tanti applausi dalla platea in occasione della presentazione, alla Feltrinelli di Latina, del suo libro “A mani nude”, edito da Ultra sport, scritto in collaborazione con la giornalista Susanna Marcellini e con il figlio, scrittore emergente, Gabriele Orsi. L’evento, presentato dal giornalista Marco Tosarello e promosso dalla presidente Carla Frighi di Euro Sport Event , associazione sempre vicina alle iniziative formative ed educative, ha visto la partecipazione straordinaria di un grande numero 10 del calcio italiano, capitano e bandiera della Lazio, Vincenzo D’Amico, che ha regalato al pubblico presente grandi emozioni e sorrisi con il suo travolgente carisma. Due ore di racconti, aneddoti anche inediti, che hanno inchiodato i presenti alle poltrone tutti in rigoroso silenzio ad ascoltare i due protagonisti biancocelesti, accompagnati dalla vena poetica di scrittore di Gabriele Orsi che ha consegnato al pubblico il tratto più privato del papà fuori il rettangolo di gioco. “Non bisognerebbe mai dimenticarsi di usare la parola grazie soprattutto nel mondo del calcio”: queste parole fanno capire la statura del personaggio Nando Orsi, facendo emergere la sua lealtà e la sua riconoscenza alla vita come alla sua maglia biancoceleste. Con una capacità innata di emozionare e trasmettere valori, dentro e fuori il rettangolo di gioco.
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