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presentazione
21 Novembre 2018
Da sinistra Antonino Mancuso, Adriano De Nardis, Roberto Tavani, Emanuele Buffolano, Marco Perissa, Pasquale Ciacciarelli, padre Laurent Mazas e Juri Morico © Stefania Torrisi
Un percorso ambizioso, creato ad hoc per i giovani con la volontà di non disperdere, ma anzi rafforzare, una risorsa fondamentale per il nostro paese. È stato presentato questa mattina, presso la Sala Tevere della Regione Lazio, "Progetto Generatori", ideato da OPES Italia e volto al coinvolgimento dei ragazzi in età compresa tra i 14 e i 19 anni nel volontariato, elemento imprescindibile per il miglioramento del nostro tessuto sociale. Cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il progetto vede coinvolti partner d'eccezione: il Modavi Protezione Civile, il Comitato della Croce Rossa Italiana della Regione Lazio e l'Istituto Paritario Pio XII. L'obiettivo è invertire la tendenza di un settore che i numeri raccontano in calo costituendo, entro la fine del progetto, cento nuove associazioni di volontariato che opereranno su tutto il territorio nazionale. Il coinvolgimento sarà totale e verrà attivato negli istituti scolastici e nei centri sportivi di tutte le regioni del Belpaese.
L'apertura È stato Juri Morico, segretario generale di Opes Italia, ad introdurre la conferenza stampa ricordando come i progetti di OPES Italia “hanno tracciato un percorso importante di educazione allo sport. È una grande responsabilità e la presenza delle istituzioni alle nostre iniziative fa pensare che i primi obiettivi siano stati centrati. La Regione Lazio è il cuore pulsante – ha concluso – qui c'è la nostra base operativa, ma questo è un progetto di rete che vuole coinvolgere tutto il paese”. Il primo relatore a prendere parola è stato Emanuele Buffolano, coordinatore del progetto e presidente nazionale della Modavi Protezione Civile: “Vogliamo rinnovare il concetto di volontariato tra i giovani e incentivarli ad intraprendere questi percorsi – sono state le sue prime parole – Il nostro target saranno gli istituti superiori di secondo grado e i centri sportivi, vogliamo raggiungere ventimila ragazzi e cinquemila sportivi in tutta Italia e tra questi selezionarne cinquecento che verranno formati per gestire e guidare le associazioni”. Molta attenzione è stata dedicata anche al lancio promozionale di 'Progetto Generatori': “è stata studiata una campagna di divulgazione ad hoc, con termini utilizzati dai giovani nel quotidiano: così APP diventerà applicazione nel senso della dedizione, social significherà sociale. Parleremo il loro linguaggio sui loro canali: sito internet, facebook e instagram”.
Gli ospiti Poi è toccato agli altri protagonisti del tavolo dei relatori. A partire da Adriano De Nardis, presidente del comitato regionale della Croce Rossa Italiana e membro del comitato scientifico del progetto: “Il volontariato da sempre rappresenta un pilastro dell'Italia – ha esordito – Dobbiamo fare in modo che lo rappresenti anche in futuro ed è per questo che dobbiamo affidarci ai giovani per studiare nuove idee, ascoltare il loro punto di vista. Come Croce Rossa, un'associazione che viene da 150 anni di attività sociale, il nostro compito sarà aiutare i giovani a inserirsi in settore e fare in modo che diventino veri e propri generatori di volontariato”. Antonino Mancuso, coordinatore regionale ufficio scolastico del servizio di educazione fisica e motoria e docente del MIUR, ha voluto sottolineare come “tutte le componenti del progetto convergono verso una finalità unica, che è quella del bene collettivo. Vero che serve prevenzione, ma anche la valorizzazione sociale e territoriale. Grazie per averci coinvolti”. Emozionanti le parole di Padre Laurent Mazas, direttore generale del Cortile dei Gentili e intervenuto come rappresentante del Pontificio Consiglio della Cultura del Vaticano: “Spero che questo messaggio arrivi al maggior numero di ragazze e ragazzi, affinché raccolgano il testimone di solidarietà e umanità. Fare qualcosa di buono per gli altri fa star meglio con se stessi e coinvolgere un veicolo aggregativo come lo sport è un'intuizione meravigliosa avuta da OPES”.
Le istituzioni Convinto della bontà del progetto Pasquale Ciacciarelli, presidente della Commissione Cultura, Spettacolo, Sport e Turismo della Regione Lazio: “Di questi tempi sento tanti personaggi riempirsi la bocca con le 'buone pratiche': ecco, questa è una buona pratica che porterà un riscontro importante soprattutto nei territori con minore densità demografica. Da parte nostra non possiamo che applaudire a 'Progetto Generatori', che oltre a dare nuova linfa al volontariato avrà anche la funzione di abbattere quegli steccati che troppe volte frenano le buone idee. Qui non si tratta di bandiere, partiti o culture diverse, qui si tratta di bene collettivo. Ringrazio i tanti giovani che sono qui e spero che anche altre realtà possano prendere spunto da questa iniziativa”. “Godetevela, divertitevi e vedrete che questa esperienza vi cambierà la vita, come è accaduto a me” è stato invece l'invito di Roberto Tavani, advisor sulle Politiche dello Sport intervenuto in rappresentanza del Presidente Nicola Zingaretti. “Questa è una grande opportunità, lavorare nell'associazionismo è qualcosa di unico e ve lo dice uno che nasce proprio da quel settore. Questo potrebbe essere un treno che passa solo una volta nella vita: cercate di salirci, perché ne varrà davvero la pena”.
Marco Perissa, Presidente Opes Italia e ultimo ad intervenire, ha iniziato dai ringraziamenti prima di illustrare il cuore di 'Progetto Generatori': “Quando sentiamo che ci viene riconosciuta la qualifica di ente di promozione sociale siamo orgogliosi, perché significa che con il lavoro di questi ultimi tre anni abbiamo raggiunto l'obiettivo di diventare un aggregatore. Siamo fieri ed orgogliosi di avere come partner persone eccezionali, che ci aiutano a ricordare come i nostri interlocutori non devono essere le persone, ma gli esseri umani. Vogliamo farlo abbattendo le barriere delle ideologie, perché il bene collettivo non ha bandiera. Vogliamo coinvolgere tutte le associazioni: laiche, religiose, di centrodestra e di centrosinistra, che abbiano la bandiera verde o gialla. Cercheremo di collaborare con tutte le istituzioni che dimostrino vera sensibilità al di là del loro credo politico e mi piace sottolineare come la risposta sia stata quasi totale da ogni angolo d'Italia, dalla Sicilia al Piemonte. Vogliamo creare qualcosa di concreto, di insegnare ai ragazzi valori che possano accompagnarli per tutto il loro percorso di vita, che continui nel volontariato o no. A tutti i giovani presenti, ma anche a tutti coloro che coinvolgeremo assicuro una cosa: questa esperienza ci cambierà la vita”.
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