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roma capitale
24 Maggio 2019
Inaugurerà domenica, al centro sportivo della “Longarina – sede della Totti Soccer School – la 21esima edizione del Mundialido, il torneo di calcio tra stranieri, per l’inclusione multietnica. Ben 24 le “nazionali” partecipanti – dal Sud America all’Africa, dall’Asia meridionale all’Europa dell’Est – e che si sfideranno dal 26 maggio fino al 6 luglio, data della finalissima. L’evento, organizzato da Club Italia Eventi in collaborazione con l’Associazione italiana Cultura e Sport, è stato presentato ufficialmente martedì sera al teatro Ghione a Roma: tra i testimonial anche l’ex campione del mondo Simone Perrotta: “Attraverso il calcio e lo sport abbiamo il dovere di trasmettere valori positivi” ha detto. Le squadre partecipanti, come detto, vengono da ogni parte del globo. In considerazione dell’attuale momento storico, assume particolare significato la partecipazione di Libia, Palestina e Rappresentativa Rom; grande rilevanza per la selezione azzurra della Jem’s Academy che annovera campioni del calibro di Max Tonetto, Marco Delvecchio, Giampiero Maini, Marco Cassett i. Gli incontri si svolgeranno tutti al centro sportivo Longarina, a Ostia Antica, secondo i gruppi qui di seguito indicati.
Gruppo A Libia, Filippine, Moldavia e Resto del Mondo
Gruppo B Marocco, Brasile, Ucraina, Rapp. Rom
Gruppo C El Salvador, Ecuador, Irlanda, Madagascar
Gruppo D Congo, Colombia, Romania, Camerun
Gruppo E Nigeria, Honduras, Albania, International
Gruppo F Etiopia, Perù, Italia, Palestina.
Ma il Mundialido non sarà solo calcio; molte saranno le attività collaterali anch’esse promosse nell’ottica della promozione dello sport come strumento di coesione sociale: dal concorso letterario “Il mondo in un libro”, riservato agli studenti delle scuole medie inferiori del X Municipio, alla miglior rappresentazione folkloristica; dal concorso fotografico “IntegrAzioni” a quello per il miglior telecronista, da Miss Mundialido al premio fair play. “AiCS si occupa di inclusione sociale da sempre – ha commentato il presidente di AiCS, Bruno Molea -. Per questo sosteniamo il Mundialido, evento che dimostra come si possano costruire occasioni di integrazione attraverso lo sport, uno degli strumenti più efficaci per la coesione sociale e l’abbattimento delle barriere culturali. Attraverso la rete nazionale e internazionale di AiCS tenteremo di esportare questa esperienza per farne anche all’estero un modello di integrazione attraverso lo sport”. “Ho accettato subito l’invito perché tengo alla finalità di questo evento in modo particolare – ha aggiunto Perrotta -: nella mia carriera ho giocato con molti stranieri e tutti mi hanno dato qualcosa, soprattutto la possibilità di confrontarmi e l’opportunità di conoscere mondi nuovi. Attraverso il calcio e lo sport abbiamo il dovere di lanciare messaggi precisi. Possiamo trasmettere valori positivi. Nel Mundialido c’è competizione, ma anche molto fair play”. Soddisfatto Eugenio Marchina, patron dell’evento: “Sarà una bellissima edizione con tante squadre che con piacere tornano. Queste persone vengono a giocare solo per la passione per lo sport e per il calcio, senza pensare alle rivalità politiche. In Mundialido si aggregano diverse realtà,
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