Cerca

Tavola Rotonda

Gazzetta e società a confronto per un futuro migliore

Il 9 aprile si è tenuto il primo di una serie di incontri organizzati dalla nostra testata per ascoltare le esigenze e i problemi dei club. Il panorama è desolante: sono necessarie riforme e concretezza

12 Aprile 2016

Da sinistra: Gian Marco Ventura, Nicola Cavaliere, Italo Cucci e Diego Cavalieri (© Lori)

Da sinistra: Gian Marco Ventura, Nicola Cavaliere, Italo Cucci e Diego Cavalieri (© Lori)

Da sinistra: Gian Marco Ventura, Nicola Cavaliere, Italo Cucci e Diego Cavalieri (© Lori)

E’ stato un incontro prezioso. Un faccia a faccia che fa ben sperare per il futuro. Un passo avanti, piccolo ma comunque avanti, per cercare di aprire un dibattito sul malessere sempre più tangibile che attanaglia il nostro calcio. La tavola rotonda organizzata da Gazzetta Regionale ha svelato una voglia di confronto ben oltre le aspettative non solo tra le società e con i mezzi di informazione, ma anche e soprattutto con le istituzioni. Voglia di confronto e di essere ascoltati, perché la situazione attuale del movimento non è semplice ed ora più che mai è necessario prestare attenzione all’allarme che i club, ingranaggio principale di questa meravigliosa giostra, lanciano con insistenza.


L’idea dell’appuntamento presso la nostra redazione è nata proprio dalla voglia di ascoltare e di mettersi al servizio di chi fa calcio. Ogni settimana sui campi scambiamo opinioni con presidenti, direttori sportivi, allenatori e calciatori ma anche semplici appassionati. Abbiamo prestato molta attenzione ad ogni dettaglio e compreso che il tempo dell’immobilismo è terminato. Troppe le problematiche per fantasticare che una sola riunione potesse risultare risolutiva, ma è senza dubbio servita per dare una scossa. Ne è emerso un panorama preoccupante, con costi di amministrazione e sicurezza dei centri sportivi venuti a galla come problematiche principali e maggiormente impellenti. Con una parola su tutte che è riecheggiata chiara durante il dibattito, richiamata anche dal direttore Italo Cucci: riforme. Una necessità sotto gli occhi di tutti e che va accolta come una grande opportunità anche da parte delle istituzioni sportive. Perché le società sono stanche di doversi adeguare a regolamenti a volte addirittura anacronistici e sulle persone che sono intervenute grava la responsabilità di garantire la corretta attività a migliaia di tesserati. Durante il confronto sono emerse tantissime proposte per rendere più semplice la gestione di un impianto sportivo, così come per abbattere spese sempre più opprimenti. Di certo, come auspicato da tanti presenti, serve maggior considerazione dalle istituzioni per chi lavora sul campo ogni santo giorno e investe sull’attività calcistica e sa, più di chiunque altro, cosa serve e quando serve. Perché senza soldi la macchina neanche si mette in moto e di soldi, in questo momento, ce ne sono davvero pochi.


La Federazione, la Lega Nazionale Dilettanti, i Comitati Regionali hanno il compito di mandare avanti il movimento nel migliore dei modi. Governare il calcio in Italia è compito virtuoso e arduo in cui molti sono caduti. Serve concretezza per cambiare le cose, bisogna porsi degli obiettivi e raggiungerli. Più facile a dirsi che a farsi, ma la l’efficacia è un aspetto prioritario di questa nostra iniziativa che non si fermerà a sabato mattina. Confrontarsi non deve essere un esercizio di stile come spesso capita nella nostra società dove tutti hanno la soluzione, tutti conoscono la maniera giusta per risolvere i problemi, ma troppe volte si fermano a parole che restano campate in aria. Stavolta non sarà così, le voci che abbiamo ascoltato in questi mesi, e non solo sabato mattina, sono la testimonianza più lampante di come i club siano arrivati ad una saturazione che difficilmente potrà essere sopportata ancora a lungo. Anche questo farà parte del nostro ruolo: far sì che nulla resti intentato, fare in modo che tutti possano esprimere liberamente la propria posizione dandogli risalto mediatico e che non rimanga una voce isolata ma faccia parte di un coro. E’ arrivato il momento che il “fare” prenda definitivamente il posto del “dire”.

Dal primo giorno il grande obiettivo di questa testata è stato quello di voler rappresentare e tutelare ogni singola componente del calcio laziale. Una voce indipendente, schietta e sopra le parti. Abbiamo scelto di renderci disponibili nei confronti di tutti per migliorare il calcio, abbiamo deciso di denunciare e prendere posizione senza paura, di vigilare con attenzione su ogni situazione poco chiara e continueremo a farlo. La tavola rotonda è stata solamente un nuovo capitolo della nostra missione ed ora aspettiamo nuovi interlocutori, magari spronati proprio da questa iniziativa. La porta resta aperta a chi è pronto a sedersi ed intraprendere un percorso comune: dalle società alle istituzioni, insieme allo stesso tavolo per fare il bene del calcio. Noi non avremo nessuna esitazione a recitare la nostra parte.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Gazzetta Regionale

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alle nostre newsletter

EDICOLA DIGITALE

Dalle altre sezioni