L'intervista

College Life Italia: la storia di William N'Dah

Secondo di sei appuntamenti con i ragazzi del calcio laziale, ora negli USA, in vista dello showcase del 28 e 29 dicembre

Secondo appuntamento con i ragazzi del nostro calcio che si sono trasfertiti negli Stati Uniti vincendo una borsa di studio con College Life Italia. Oggi è la volta di William N'Dah con cresciuto nel Tor di Quinto e con un trascorso nella primavera della Roma.


    "Trofei importanti non ne ho vinti purtroppo, infatti uno dei miei rimpianti è quello di non aver vinto nessun titolo con il Tor di Quinto. Posso dire che il mio successo più grande è stato quello di essere un giocatore del Tor di Quinto dove ho formato il mio carattere come giocatore e che in questo momemento mi sta aiutando molto qui in America".

    Come hai scoperto della possibilità di poter studiare negli USA? "La scorsa estate, ho sentito un mio compagno di squadra parlare di College Life Italia e mi sono interessato subito. Andando piu’ affondo, ho scoperto che uno dei co-fondatori era Lucas De Rossi, ex giocatore del Tor di Quinto e non ho esitato a contattarlo visto che gia’ ci conoscevamo. Lui e’ stato gentilissimo e ho iniziato subito il processo".


    Perchè hai deciso di studiare e giocare a calcio negli USA? Quali sono state le motivazioni? "Il calcio è sempre stata la mia passione fin da quando sono bambino. Ho dedicato gran parte della mia vita dedicandomi a questo sport, ma il piu’ delle volte ho avuto delusioni e sinceramente negli ultimi anni avevo pensato di smettere. Ora il calcio mi ha dato un’ opportunita’ concreta e grazie a College Life Italia sto vivendo una bellissima esperienza all’estero e, più importante di tutto, riesco ancora a vivere la mia passione e questo mi rende felice. Un’altra motivazione che mi ha spinto e’ la voglia matta di imparare una nuova lingua che a livello culturale e nel campo lavorativo è’ importantissimo".


    Cosa stai studiando e dove. come va la tua nuova vita americana? "Sto studiando Sport Business alla University of Charleston in WV. L’universita’ non e’ una delle piu’ grandi ma non e’ assolutamente un problema perche’ relazionarsi diventa molto piu’ facile. Inoltre, l’ambiente e’ tranquillissimo e multietnico come piace a me. Una cosa fantastica e’ che ho consciuto ragazzi di tantissime nazionalita’, per esempio : Vietnam, Messico, Cile, Brasile, Inghilterra, Svezia, Bahamas, Ghana e tante altre. Anche il calcio va molto bene. Prima di tutto ho trovato un gruppo fantastico, ragazzi alla mano e molto simpatici. Lo staff e’molto competente e la squadra vincente, infatti abbiamo la regular season e il torneo della MEC (Mountain East Conference).


    Come è la tua giornata tipo da studente-atleta? "Solitamente, dal lunedi’ al venerdi’, mi sveglio alle 7.30 a.m , mi preparo e vado a fare colazione in caffetteria per poi iniziare le lezioni alle 9. Finite le lezioni a mezzogiorno vado a pranzare e alle 14 tutta la squadra si incontra in ufficio per andare al campo d’allenamento. L’allenamento finisce verso le 16.30 quindi ho il tempo per riposarmi un’oretta e poi cominciare a studiare. Alle 19 cena e poi o si continua a studiare o si sta con gli amici. A dire il vero non c’e proprio una giornata tipo perche’ ogni giorno si fa qualcosa di diverso". 


    Quali sono le differenze con il calcio Italiano che ti hanno colpito particolarmente? "A livello di gioco non ho notato differenze sostanziali che mi hanno colpito ma posso dire che qui il calcio e’ sicuramente piu’ corretto. La cosa che mi ha colpito di piu’ e’ l’organizzazione del campionato che e’ concentrato da settembre a novembre salvo finali nazionali ( in quel caso si gioca fino a dicembre). In poche parole si gioca ogni 3 giorni"


    Cosa vorresti-sogni di fare una volta finiti gli studi? "Il mio sogno sarebbe quello di iniziare a lavorare e costrurmi una vita qui in America. Sicuramente sara’ difficile ma la speranza c’e’ sempre".


    Consiglieresti ai tuoi coetanei In Italia la tua esperienza e perché? "Assolutamente si! Questa e’ un’occasione da non perdere, e’ uno di quei famosi treni che passa solo una volta. Un’esperienza che ti arricchisce a tutti i livelli, culturale, relazionale,caratteriale lavorativo. Consiglio vivamente di cosiderare l’opportunita’ che CLI da perche’ non tutti hanno la possibilita’ di studiare negli states, quindi sfruttate il vostro talento e godetevi il resto"


    Lunedì appuntamento con Mirco Orchi: cresciuto nel Ladispoli e poi approdato alla Ternana. Clicca qui per tutte le informazioni su College Life Italia e su come poterti aggiudicare una borsa di studio negli USA



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