l'intervista
College Life Italia: la storia di Mirko Orchi
Terzo di sei appuntamenti con i ragazzi del calcio laziale, ora negli USA, in vista dello showcase del 28 e 29 dicembre
"Quando avevo 14 anni e giocavo nel Ladispoli, squadra vicino Roma, venni selezionato e scelto per andare a giocare con gli Allievi Nazionali della Ternana, con cui ho giocato per tre anni facendo due campionati Allievi ed uno Primavera. Esperienza che mi ha fatto crescere tantissimo sotto il punto di vista umano, essendo per me la prima volta che ne vivevo una del genere, fuori casa e lontano dalla famiglia, ma soprattutto a livello calcistico Dopo questi tre splendidi anni, mi chiamò l’allenatore del Crotone, chiedendomi se mi interessasse l’idea di trasferirmi lì e giocare per loro il mio secondo anno di Primavera. Presi subito la decisione di andare, perché conoscevo la persona e sapevo quanto fosse seria e professionale, scelta azzeccatissima. Ho passato un anno splendido, che mi ha formato ancora di più, facendomi diventare ancora più indipendente, e calcisticamente molto più pronto per affrontare una prima squadra. Alla fine di quest’anno mi chiamò il Monopoli, che quell’anno militava in Serie D, ma per sfortuna dopo solo due mesi dall’inizio della stagione incappai in un brutto infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro che mi fece saltare tutta la stagione"
Come hai scoperto della possibilità di poter studiare negli USA? "Un giorno, mentre stavo pranzando con tutta la mia famiglia, mio zio tirò fuori un articolo preso dal web che parlava proprio dell'opportunità di approdare negli Stati Uniti ottenendo una borsa di studio sportiva. Mi interessò sin da subito l’idea di venire qui, un po’ perché l’America è il sogno di chiunque, ma soprattutto perché un’occasione del genere capita una sola volta nella vita. Quindi non ho perso tempo, mi sono subito informato meglio, ed ho scoperto che a dicembre dello scorso anno era in programma il primo showcase a Roma. Mi sono subito iscritto senza pensarci, visto che era a numero chiuso e volevo rientrarci".
Perchè hai deciso di studiare e giocare a calcio negli USA? Quali sono state le motivazioni? "Ho deciso di venire a studiare e giocare a calcio qui negli Stati Uniti perché dopo aver parlato a lungo con College Life Italia ed aver ottenuto tutte le informazioni necessarie, sapevo che sarebbe stata la scelta giusta da fare. Ero molto vicino a smettere di giocare dopo l’infortunio, perché è comunque difficile rimettersi in pista e bisogna avere tanta fortuna nell' incontrare le persone giuste. Larrivo di College Life Italia, è stato come un’illuminazione, fin da subito sapevo che dovevo prendere questa strada, perché sapevo quanto in Italia fosse difficile tenere il passo con gli studi e seguire la propria passione. Molte vole, infatti, si è costretti a prendere una decisione ed accantonare una delle due. Ma qui in America è tutto diverso, il binomio “scuola-sport” si abbina alla perfezione. Il livello di istruzione è altissimo ed il calcio è molto professionale".
Cosa stai studiando e dove? Come va la tua nuova vita americana? "E’ come giocare nei professionisti e allo stesso tempo posso studiare e seguire con regolarità i corsi. La mia famiglia ha giocato il ruolo fondamentale in questo mio cammino, perché senza il loro consenso non avrei potuto fare niente, ma hanno capito alla perfezione che questa era la mia scelta definitiva, e quando mi hanno visto determinato al punto giusto non mi hanno messo nessun tipo di ostacolo, e so che tutto questo lo devo a loro, perche’ hanno unito le forze e fatto grandi sacrifici per me. Spero vivamente di poterli ripagare di tutto quello che hanno fatto e stanno continuando a fare per me Sto studiando Business and Management alla University of Missouri Kansas City.E per quanto riguarda la mia nuova vita americana è stato un cambiamento radicale, ma in meglio. Qui tutto funziona alla perfezione, se si viene qui con l’idea di starsene con le mani in mano senza darsi da fare non si va da nessuna parte, ma se si viene qui con tanta voglia di fare si può raggiungere qualsiasi obiettiv. Da quello che ho visto in questi primi 3 mesi qui c’e’ molta meritocrazia, ovvero, se si hanno le giuste potenzialità tutti possono fare tutto ciò che hanno sempre sognato. Come ho detto prima, basta solo lavorare duramente ed aspettare il momento giusto, nessuno ti regala niente, ma se meriti sarai il primo ad essere premiato. Io ho sempre sognato di fare della mia più grande passione che è il calcio il mio mestiere, ed ho sempre lottato e lavorato sodo per ottenerlo. La strada che ho intrapreso mi ha portato lontano finora, e spero che prima o poi riuscirò a raccogliere tutti i frutti del duro lavoro che sto facendo e che ho fatto. Per la parte scolastica anche mi sto impegnando seriamente, perché sono consapevole che non si può vivere di soli sogni ed è giusto avere una base solida sulla quale appoggiarsi quando sara’ il momento".
Lunedì appuntamento con Alessandro Armenia ex giocatore, tra le altre, di Savio e Romulea. Clicca qui per tutte le informazioni su College Life Italia e su come poterti aggiudicare una borsa di studio negli USA