AIAC
"Panchina d'Oro" a Sergio Pirozzi Lunedì la consegna del premio
Il 27 marzo, a Coverciano, al tecnico verrà conferito il massimo riconoscimento dell'AIAC. "Dedicato alle 17000 persone che hanno firmato la petizione"
È Sergio Pirozzi il vincitore della Panchina d'Oro, massimo riconoscimento dell'Associazione Italiana Allenatori e consegnato ogni anno al miglior tecnico della Serie A. Questa volta, però, la scelta dell'AIAC ha un significato altamente simbolico, visto che la scelta è ricaduto sull'allenatore laziale, da molte stagioni protagonista nei campionati della nostra regione. Perché Pirozzi, come ormai tutta Italia e non solo sa, è anche il sindaco di Amatrice, uno dei meravigliosi borghi italiani distrutti dal terribile sisma che la scorsa estate ha flagellato il Centro Italia.
La cerimonia si terrà il prossimo 27 marzo, alle 10.30, con Pirozzi che sarà premiato presso il Centro Federale di Coverciano: "Arriva una telefonata, imprevista, inaspettata, una voce mi dice: lunedì 27 marzo a Coverciano l'AIAC ti consegnerà la Panchina d'Oro - si legge sul suo profilo facebook - La felicità mi assale, ma subito dopo la tristezza si impossessa della mia mente. Tutto questo accade a causa di un evento tragico che ha causato morte e lutti. Questa panchina la dedico alle 17 mila persone che hanno sottoscritto la petizione, a Giancarlo Di Meglio (il promoter dell'iniziatova online, ndr) e a tutte quelle persone che quotidianamente si battono per gli altri. la panchina non sarà di Sergio ma sarà di tutti voi!". Il post si chiude con l’hashtag #nonsosenesonodegno.
Pirozzi, 52 anni, una lunga carriera nelle serie minori, ha portato il Trastevere nella stagione 2014-2015 alla promozione in Serie D, salvandolo quella successiva. Anche quest'anno ha svolto la preparazione con i suoi ragazzi, ma dopo la tragica notte del 24 agosto le sue dichiarazioni erano state inevitabili: "Non posso più allenare" e proprio nei valori dello sport di cui è sincero custode ha trovato la forza per affrontare la sua partita più importante: allenare la "sua gente" per ricostruire l'amata Amatrice.