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il caso
11 Luglio 2017
Il caso ©Virtus Divino Amore
Scoppia il caos al Divino Amore. La vera protagonista è proprio la società del posto che per varie faccende amministrative e burocratiche si ritrova un punto interrogativo sul proseguo della propria storia. Due anni turbolenti che hanno ostacolato in pieno le sorti del club che ora si ritroverebbe a pagare un conto salato che sfiora cifre esorbitanti, il tutto per garantire ai vari gruppi svago e divertimento. Il conflitto è per la gestione del campo: 91.000 euro suddivisi tra utenze e affitto. Il vice presidente, Gianluca Massimi, è sconcertato dai fatti accaduti: "Un prezzo spropositato per una società senza scopo di lucro che regala ai ragazzi l'opportunità di mettersi in mostra e divertirsi. La nostra partecipazione ai campionati è in serio dubbio. Cercheremo assolutamente di non far morire il progetto sperando in un po' di supporto". Di seguito, riportiamo il post pubblicato sulla pagina Facebook della Virtus Divino Amore, con il quale gli organi societari spiegano i fatti accaduti:
"Nella Prossima Stagione la Virtus Divino Amore NON parteciperà a campionati LND.Negli ultimi due anni la Virtus ha dovuto confrontarsi con 4 amministrazioni parrocchiali, tra cui 2 Commissariamenti.Abbiamo firmato un contratto con una amministrazione nel luglio 2015 e a settembre 2015 ne abbiamo trovata un'altra!!! La nostra è un'associazione senza scopo di lucro, che non fa commerciale e lo dimostra la BASSISSIMA quota sociale nel quale è compreso il KIT DI GIOCO, ASSICURAZIONE, TESSERAMENTO, che non ci permette di pagare determinate cifre, senza calcolare l'agonistica che pagano pochissimo rispetto alla scuola calcio.Per una stagione ci sono stati chiesti 36.000 mila euro di affitto più 55.000 mila euro di utenze, per un totale di 91.000 mila euro.Una cifra esorbitante, senza nessun fine logico visto le mancanze che presenta la struttura, tra cui l'assenza di contatori.Ringraziamo chi ha fatto estremi tentativi per aiutarci, a volte perdendo anche qualche decisione sbagliata, ma noi non siamo in grado di pagare quelle cifre.Speriamo che chi verrà dopo di noi continuerà su questa linea e non aumenterà quote sociali per pagare chi, in primis dovrebbe aiutare il prossimo come ci dice il nostro Santo Padre Papa Francesco. Andiamo via senza rancore, con la consapevolezza di aver dato tanto al centro , ringraziamo per questo la famiglia Bizzaglia per tutto quello che ha fatto in questi anni, donando addirittura un'ambulanza alla croce rossa presente all'interno del centro!!!Scusateci ma in questi due anni ne abbiamo viste anche troppe, non abbiamo più la voglia di combattere in un posto dove da anni ormai succedono cose poco chiare!!! Combatteremo invece su altre vie in modo da poter difendere tutti i ragazzi che in questo momento sono quelli che ci rimettono di più. A breve posteremo la proposta fatta in mediazione davanti agli avvocati nel quale oltre molti soldi e un grandissimo investimento, c'era la voglia di fare bene.Alla firma del contratto, c'era stata data la possibilità di un investimento futuro mai riuscito sicuramente non per colpa nostra. Grazie di cuore a tutti!!!"
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