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L'intervista

Luciani e Presutti: "Civitavecchia e CPC come unico polo"

I massimi dirigenti biancorossi analizzano la crescita del club in occasione della manifestazione "Calcio in Erba". Intanto procede la trattativa con la società di Iacomelli

22 Maggio 2018

Sergio Presutti

Sergio Presutti

Sergio Presutti

Un calcio in Erba nell’incantevole cornice dello stadio Olimpico di Roma: una kermesse a cui, per la prima volta nella sua giovane storia, ha partecipato anche la Compagnia Portuale Civitavecchia coi bambini della Scuola Calcio Manuele Blasi.


“Abbiamo cominciato dal nulla - afferma il presidente della CPC Enrico Luciani - ma dopo soli 13 anni la Compagnia Portuale ha già raggiunto traguardi significativi: vivere lo stadio Olimpico coi bambini del nostro vivaio infonde orgoglio in ciò che si è fatto e instilla la voglia forte di proseguire, con più entusiasmo e la volontà di rilanciare in grande, se possibile”. Il movimento della Compagnia Portuale ha assunto nel tempo sembianze sempre più lungimiranti sia sotto il proprio puramente statistico, nei numeri, come movimento, sia sotto quello ludico: la crescita del club partendo dai baby, contestualizzando in esso il sociale, è sempre stato il cavallo di battaglia dei portuali.

“Noi - prosegue Luciani - siamo una realtà che non ha ambizioni particolari se non quelle di crescere sportivi che rispecchiano la mentalità che da 121 anni contraddistingue il carattere, il modo di affrontare il lavoro e la vita, da parte dei portuali: siamo molto sensibili a questa tematica, lavoriamo ogni giorno per far sì che il porto col club, siano una cosa sola”. In questi giorni in città non si parla che della fusione tra Civitavecchia 1920 e Compagnia Portuale Civitavecchia: un tam tam da piazza divenuto repentinamente mediatico a cui patron Luciani in simbiosi col presidente del club Sergio Presutti, pone con la dovuta attenzione l’accento in questa piacevole chiacchierata, svoltasi negli accoglienti e molto trafficati uffici della Cpc. “A noi - ribadiscono all’unisono Luciani e Presutti - l’idea di sovrapporre le forze con un club come il Civitavecchia 1920 illustre e ben amministrato negli ultimi anni da Ivano Iacomelli, piace moltissimo: siamo civitavecchiesi e ci preme la crescita nel suo complesso della città per cui lavoriamo e a cui siamo legati da ricordi ancestrali tinti di nero azzurro meravigliosi: la trattativa procede per creare questo unico polo calcistico, presto avremo delle novità in tal senso”.

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