l'intervista

Fabio Gerli: "Aspetto la giusta chiamata, pronto a rimettermi in gioco"

Dopo tre stagioni incredibili, il tecnico di Frosinone vuole misurarsi in un nuovo contesto ma a determinate condizioni

Dopo tre stagioni vissute intensamente, con il cuore e soprattutto con grande passione, Fabio Gerli e il Città di Anagni si sono separati come annunciato dal club biancorosso nei giorni scorsi. Un divorzio consensuale e maturato al termine di una lunga valutazione tra le parti. Città di Anagni che nel frattempo ha annunciato il successore di Gerli e a sedere sulla panchina papalina in Interregionale ci sarà Manolo Liberati. Per il tecnico di Frosinone è arrivato il meritato dopo l'ennesima stagione di fuoco, ma allo stesso tempo l'allenatore è pronto a rimettersi in gioco aspettando la giusta chiamata. I numeri del giovane tecnico ciociaro parlano da soli. Quattro campionati vinti nel giro di sei stagioni, uno con l'Alatri e i tre nella terra dei Papi. Principalmente nel triennio in biancorosso, Gerli ha totalizzato la bellezza di 218 punti spalmati in 98 partite. 69 le vittorie, 19 i pareggi e solo 10 le sconfitte. Ma ora è giunto il tempo di voltare pagina. Queste le parole di mister Fabio Gerli. “Le tre stagioni all'Anagni sono state un qualcosa di unico e irripetibile, senza dubbio. Al termine del campionato ci siamo confrontati con il club e dopo un'attenta valutazione siamo giunti alla decisione di dividere le nostre strade. Lì ho trovato una grande società e un progetto che alla fine si è rivelato vincente, siamo rimasti in ottimi rapporti ma credo sia arrivato il momento di misurarmi in altre realtà. Certamente in questi giorni mi sto riposando, essendo stata l'ultima una stagione davvero intensa. Al momento non ho ancora ricevuto nessuna chiamata ma resto alla finestra. Di sicuro mi piarerebbe allenare in un club solido e che abbia strutture importanti, cerco un altro progetto di spessore e vedremo se arriverà la giusta chiamata. Ripeto, indipendentemente dalla categoria mi piacerebbe approdare in un contesto sano e che mi possa mettere nelle migliori condizioni per portare avanti quella che è la mia filosofia. L'Eccellenza è un campionato che mi piace ed inizia ad essere un torneo dall'importante tasso tecnico. Poi, se dovesse arrivare qualcosa in più, o in meno che sia, basta che si tratti di un valido progetto fondato su solide fondamenta”.

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