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l'intervista
08 Giugno 2018
Il presidente Capaldo
Anche in quel di Segni si è chiusa l'ennesima stagione calcistica. Il club biancazzurro si è trovato a fronteggiare un'annata sicuramente molto intensa, nella quale è arrivata qualche delusione a livello di settore giovanile ma che ha visto ripartire la prima squadra dalla Seconda Categoria. La società del presidente Capaldo è già a lavoro per programmare la stagione che verrà e sono davvero molte le ambizioni del club lepino. Tra bilanci e propositi, a parlare in casa segnina è lo stesso Alfredo Capaldo. “Quest'anno abbiamo ottenuto ottimi risultati soprattutto a livello di Scuola Calcio, con tecnici qualificati e il lavoro prodotto è stato più che soddisfacente. Inoltre abbiamo ottenuto la qualifica di scuola calcio d'Elite e continueremo a far crescere questo importantissimo settore. A livello di prima squadra ci siamo piazzati a metà classifica in Seconda Categoria e qualche delusione è arrivata dalle giovanili. Purtroppo non siamo riusciti a mantenere i Regionali con i gruppi Allievi e Giovanissimi Fascia B. Non dobbiamo però strapparci i capelli ma ripartiremo con più motivazioni di prima, cercando subito di riprenderci la categoria superiore. Un buon campionato lo hanno svolto gli Allievi 2001, anche loro chiudendo a centro classifica anche se, in questo caso, credo che qualcosina in più si poteva fare. La grande novità della prossima stagione sarà di riproporre la Juniores con un gruppo ben assortito. Una categoria che reputo importantissima anche per un discorso legato alla prima squadra. La nostra filosofia è quella di far crescere il potenziale fatto in casa, proprio per un discorso a lungo termine e che punti a valorizzare i tanti giovani del territorio. Inoltre, le attività al campo del Collacchi non sono ancora esaurite. Dall'11 al 16 giugno terremo infatti un Camp di aggiornamento tecnico e di forte intensità, rivolto a tutti i nostri allenatori e ai calciatori più piccolini. Il tutto sotto la supervisione di Massimo De Paoli, responsabile del settore giovanile del Brescia e inventore del metodo a Castello. Puntiamo molto sull'aggiornamento periodico dei nostri tecnici e istruttori, e con i ragazzi contiamo di arrivare sui 50 elementi presenti al Camp. Estendiamo poi l'invito a qualsiasi allenatore, anche di fuori, voglia partecipare e chiunque può contattare direttamente la nostra segreteria. Il percorso di crescita continua e non vogliamo assolutamente fermarci”.
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