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L'Intervista

Certosa, Belli "Vogliamo dire la nostra in tutti i campionati"

Il direttore generale del club neroverde fa il punto sulla situazione del settore agonistico e parla della recente affiliazione con l'Academy della Roma

29 Agosto 2018

Certosa, il Direttore Generale Marco Belli

Certosa, il Direttore Generale Marco Belli

Certosa, il Direttore Generale Marco Belli

Il Certosa è pronto per fare una stagione da “protagonista”. A dirlo è il direttore generale, Marco Belli, che analizza tutte le squadre del club neroverde, partendo dalla Prima Categoria: “È un ottimo gruppo, che ultimamente abbiamo anche rinforzato. È coeso, con ottimi giocatori e bravi ragazzi. Possiamo fare un campionato di vertice”. Riguardo l’Under 19, che è in ritiro, spiega: “Siamo in fase di amalgama, perché confluiscono tre annate insieme. Abbiamo tenuto buona parte del gruppo degli Allievi Elite, che hanno fatto benissimo l’altro anno con degli ottimi giocatori del 2000. Possiamo usufruire anche dei fuori quota ’99. Si stanno allenando bene e potranno fare una stagione di livello, almeno proviamo, però il gruppo è buono”. Prosegue con l’Under 17: “È una squadra che proviene dalla retrocessione. L’abbiamo ricostruita e potrà fare bene. Abbiamo delle individualità importanti”. Poi commenta la situazione dei 2003 che faranno l’Under 16 Regionale: “Vengono da un ottimo campionato nei Giovanissimi Elite. Sono rimasti per il 90% i ragazzi dell’altro anno e visto che siamo riusciti a inserire altri 5-6 giocatori importanti, puntiamo a fare un campionato vincente. Bisogna vedere la composizione dei gironi, perché non puntiamo a vincere solo noi, comunque non ci nascondiamo. Vogliamo provare a riprenderci subito la categoria che è stata persa dai 2002”. Belli poi parla dell’Under 15: “È un discorso inverso per i 2004, perché vengono dai Regionali. Abbiamo tenuto 7-8 giocatori della passata stagione e siamo andati a integrare. Poi se saremo stati bravi ad amalgamarci, niente sarà precluso, però viste le squadre che partecipano è un campionato che dovremo fare con l’obiettivo di salvarci”. Il direttore commenta anche l’Under 14 Regionale: “Abbiamo fatto un’ottima squadra. È una fascia particolare, perché per i ragazzi è il primo anno di agonismo. Non sai mai come reagiscono: possono esplodere o avere un’involuzione. I segnali mi lasciano dire che faremo un campionato notevole”. Il dg non ha dubbi sul settore agonistico: “Il Certosa vuole dire la sua in tutti i campionati. Stiamo lavorando incessantemente da mesi per questo. I segnali sono più che positivi. Ora sta a tutti noi vedere sul campo i risultati di quello che abbiamo costruito”. Il dg neroverde parla anche della scuola calcio: “Siamo diventati Academy della Roma da quest’estate. È una notizia di pochi giorni fa ed è motivo di orgoglio, anche per il buon lavoro che abbiamo fatto in precedenza. Stiamo prendendo una collaborazione con una figura importante che ci seguirà per quanto riguarda la scuola calcio, la didattica e gli allenamenti (sarà ufficializzata tra qualche giorno, ndr). Come ci siamo potenziati nell’agonistica, ci siamo dati una struttura più importante: io faccio il direttore generale, Kristian Di Stefano sarà il direttore sportivo. Abbiamo anche un responsabile tecnico che è il mister Primo Montanari. Stiamo cercando di far crescere tutto il movimento calcistico del Certosa. La scuola calcio c’interessa in particolar modo perché ci sono i calciatori del futuro, spero nostri, ma spero soprattutto che possano fare qualcosa nel calcio. Quest’anno abbiamo dato due giocatori ai professionisti: Demofonti alla Ternana e Parisi al Cosenza. E mi auguro che ogni anno il Certosa sia un trampolino di lancio per più giocatori possibili. Ci sono le condizioni per far bene calcio, perché l’ambiente è sereno e professionale. Siamo stati abituati nel tempo a gestire sia le grandi vittorie, che qualche delusione calcistica. Ci mettiamo entusiasmo, passione e tanto cuore, ma soprattutto molta professionalità. Con la società abbiamo la stessa linea d’onda, quindi spero che questo per il Certosa sia un anno dove costruire delle basi solide per gli anni a venire; perché credo che cominceranno ad arrivare i primi frutti del lavoro che abbiamo intrapreso”. Questa affiliazione, come spiega Belli: “È motivo di stimolo per fare meglio. Nel calcio c’è sempre da imparare, quindi dobbiamo farci trovare pronti; perché il confronto con le società professionistiche serve per cercare di dare un servizio migliore, attento ai particolari e ai ragazzi che vengono a giocare da noi, che hanno scelto di sposare questo progetto. Nel calcio dilettantistico è fondamentale avere entusiasmo e passione da trasmettere. Come direttore generale le devo trasmettere a tutti. A questi livelli servono le motivazioni, calcolando che ci si deve barcamenare tra varie problematiche, tra cui i genitori. Non si può generalizzare, è un problema che c’è al Certosa come in altre società del panorama calcistico laziale. Quest’anno ci siamo organizzati per fronteggiare questi problemi e per occuparci il più possibile delle cose di campo, alle quali spesso togliamo energie per perderle in situazioni che si potrebbero superare facilmente. Con i genitori non è semplice. Chi lavora sbaglia. Non ho mai messo malafede in quello che faccio, però i genitori dovrebbero mettersi nei nostri panni, perché gestire dei gruppi non è facile. Il genitore non è mai obiettivo perché sta parlando del bene del figlio. Fino a quando gioca va tutto bene, quando ha qualche difficoltà si cercano scuse o si accampano le situazioni più disparate”. Il direttore conclude dando un segnale importante: “Il Certosa è pronto per svolgere un ruolo da protagonista nella stagione 2018/2019. Siamo motivati e pronti per fare il massimo, poi il calcio è una cosa opinabile e bisogna dimostrare le cose”.

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