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L'INTERVISTA

Fiumicino: il nuovo ds Stefano Censoni si presenta

La grande famiglia della società rossoblù si allarga e si arricchisce di un altro elemento

30 Novembre 2018

Stefano Censoni @GazReg

Stefano Censoni @GazReg

Stefano Censoni @GazReg

La grande famiglia del Fiumicino si allarga e si arricchisce di un altro elemento. Stefano Censoni è il nuovo direttore  sportivo della sezione agonistica rossoblù. Il nuovo dirigente è stato presentato nella giornata di ieri agli allenatori ed è già operativo. Alle sue spalle un'esperienza pluriennale nel mondo dello sport, non soltanto nel calcio. Una caratteristica che gli permetterà di portare all'interno del nostro mondo idee innovative. "Le cose bisogna farle, non dirle". Si presenta così al pubblico, indicando una strada ben precisa da seguire. "Ho lavorato in passato con il Marino di Esposito, quello che chiuse ad un punto dal Salerno di Lotito. In quella situazione ho acquisito tantissima conoscenza ed ho imparato a gestire più situazioni. Avevo un rapporto con il direttore generale, mi occupavo della logistica ed ero anche di supporto a quei ragazzi che si trovavano in convitto con il club castellano. Poi successivamente sono passato all' Honey, che è una polisportiva. Mi sono occupato di diversi eventi, in particolare di quelli legati allo sport integrato (con atleti diversamente abili, ndr) ed anche in questa esperienza ho avuto la possibilità di confrontarmi su più livelli e toccare con mano più realtà. Io vengo dal mondo dell'hockey su prato e quindi mi ritengo un uomo di sport, più che un uomo di calcio. Sicuramente le esperienze accumulate nel corso degli anni mi daranno la possibilità di portare qualcosa di nuovo all'interno del calcio e più strettamente del Fiumicino. La mia base di partenza sarà quella di curare nel miglior modo possibile i rapporti umani. A cominciare dai ragazzi che vanno in campo. Nel calcio è molto più importante trasmettere valori che essere bravi. Le carenze di un calciatore si possono colmare, il resto no. Qui a Fiumicino l'impatto che ho avuto è stato quello di essere entrato a far parte di una famiglia, ma oltre a questo per me è una bella sfida personale. Sono molto stimolato ed ho voglia di fare bene. Ringrazio, infine, chi mi ha preceduto, che ha fatto un ottimo lavoro all'interno di una società organizzata".  

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