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l'editoriale
20 Dicembre 2018
Dobbiamo uscire dall’ottica che un figlio calciatore risolverà tutti i nostri problemi. A volte la sensazione che abbiamo è proprio questa. Vediamo genitori spingersi oltre, cercare ogni via disponibile pur di vedere il proprio ragazzo arrivare nel calcio dei grandi. Queste quattro puntate di “Caro Procuratore” hanno evidenziato ancor di più l’inutilità dello spendersi (e dello spendere) per raggiungere questo obiettivo. In campo c’è il ragazzo. In campo devono emergere le sue qualità, se le ha. Cosa pagate a fare un convitto? Cosa pagate a fare un procuratore nei dilettanti? Cosa pagate a fare dirigenti per dei provini fittizi? Alcuni di voi potrebbero rispondere: “Per dare una possibilità a mio figlio, se la merita”. No, genitori, no. Se necessitate di questi escamotage non se la merita. Pensate di fare il bene del ragazzo, ma lo state mettendo in una situazione davvero complicata, che potrebbe influenzare anche il suo percorso di formazione come essere umano. Provate voi, allora, a lavorare in una brigata di cucina professionista senza averne le qualità necessarie. Quanto durereste, mezza giornata? Ma soprattutto come vi sentireste, come affrontereste quel senso di inadeguatezza? Queste sensazioni, per un adolescente, sono triplicate e rischiano di incidere sulla sua personalità. Pensateci, quando sulle tribune di una gara di dilettanti si avvicinano individui che, come illuminati da una celeste intuizione, dicono di aver visto in vostro figlio un giovane sul quale puntare. Non vi farà pagare nulla per il mandato, per carità, lui mica è come gli altri, il rapporto si basa sulla fiducia. Anche se... ci sono da pagare tutti i servizi che ruotano attorno al calciatore. Ecco, risparmiati i vostri soldi. Qualora nei Nazionali dovesse arrivare il momento di affi darsi a qualcuno fatelo, ma ricordate che il calcio è un coltello che ti accarezza, anche quando sembra fatta a volte non lo è. Fate capire ai vostri figli l’importanza di studiare e trovare un lavoro. Il pallone può diventare un bellissimo hobby da praticare nel weekend, magari anche un’occasione per arrotondare.
Ormai siamo giunti alla penultima puntata di questo bel viaggio, quelli che avete letto sono stati gli ultimi interventi di Michelangelo Minieri e Francesco Casarola, che ringrazio sentitamente per la loro disponibilità. E’ stato un mese molto intenso, la nostra speranza è quella di avervi fornito gli elementi necessari per riconoscere un professionista e per capire se e quando c’è bisogno di un agente sportivo. Grazie davvero a tutti voi per il supporto, ci vediamo lunedì prossimo in edicola per l'ultima puntata di "Caro Procuratore". Un ultimo piccolo regalo prima di una pausa meritata...
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