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L'evento
08 Aprile 2019
La locandina della showcase
Il grande appuntamento romano con College Life Italia si rinnova: sono state fissate infatti le date dello showcase estivo nella Capitale, che si terrà nei giorni 15-16 giugno, dove i ragazzi avranno modo di mettersi in mostra davanti allo staff di CLI e ai coach americani per provare a guadagnarsi la “convocazione” più importante: una convocazione che può cambiargli la vita. Ma andiamo con ordine. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con un autorevole rappresentante di quella che ormai è diventata l’istituzione di riferimento quando si parla di ponte tra Italia e America sotto il profilo accademico-sportivo: Stefano Rodio, presidente, socio e cofondatore di College Life Italia. “Inizierei da un dato emblematico e molto concreto: ad agosto di quest’anno, grazie al lavoro di mediazione svolto da College Life Italia, partiranno alla volta degli Stati Uniti dai 90 ai 120 ragazzi. C’è chi, fra quelli che seguiamo, ha iniziato il processo già da tempo - una cosa che consigliamo a tutti, poiché ci permette di meglio profilare i nostri clienti e aiutarli al meglio in tutte le pratiche e situazioni che possono sorgere dalla domanda alla partenza effettiva e oltre - e c’è chi invece parte dopo pochi mesi.” C’è però da quest’anno una novità particolarmente succosa che Stafano Radio ci presenta: “Aiuteremo anche ragazzi liceali a partire. Alla volta degli States per concludere il loro percorso di studi e, perché no, continuarlo lì. Abbiamo un accordo con ben 140 boarding school, ossia dei licei provvisti di dormitori, dei piccoli campus insomma, tutti collocati Nepal east coast, tra Boston, New York, Philadelphia. Nessun altro può vantare un’offerta, un progetto di questo tipo, siamo gli unici in Italia; gli unici a valorizzare in questo senso il talento sportivo di chi si rivolge a noi.” Che poi, al di là della grande esperienza a livello umano, il concludere la carriera da liceale in America presenterebbe anche un vantaggio tangibile: “In USA la high school, il liceo, dura quattro anni, differentemente ai cinque italiani. Pertanto, se poi si rimanesse lì per andare all’università, si guadagnerebbe a tutti gli effetti un anno in più.” Questo e innumerevoli altri vantaggi fanno venire voglia di partecipare: “Inutile soffermarsi più di tanto su quanto questa esperienza, quella di studiare e continuare a giocare a calcio all’estero possa cambiarti la vita. In America anzitutto si impara l’inglese, non di certi in Italia, e questo lo posso confermare sin prima persona, guardando alla mia personale esperienza. Poi gli sbocchi lavorativi, neanche a parlarne: in America ci sono college - e noi naturalmente siamo in contatto con tutti loro - che hanno una percentuale di inserimento del mondo del lavoro dei loro studenti prossima al 100%. Contiamo già diverse storie bellissime, di ragazzi che da nostri clienti sono diventati nostri colleghi, lavorando con noi a College Life Italia, aiutando altri ragazzi a realizzare il loro sogno, e molti altri sono oggi in America o in giro per ill mondo occupando ruoli importanti per prestigiose realtà, come Amazon, Procter&Gamble e altre. In ogni caso, comunque, anche se si decidesse dopo questa esperienza di tornare a casa, si potrebbe vantare un curriculum di assoluto rispetto e, guardando alle borse di studio medie concesse per studente, a costi estremamente contenuti per le famiglie, che spesso pagano la medesima somma di denaro per il vitto e spese accademiche qui in Italia.”
“Ok”, direte voi. “Sono interessato, voglio partecipare. Ma come funziona?” Stefano Radio spiega: “Il modo più semplice per partecipare al prossimo showcase è registrarsi sul nostro sito, www.collegelifeitalia.com, sfruttando lo sconto (GRLAZIO) previsto di euro 20 per i lettori di Gazzetta Regionale sull’iscrizione a Roma. Cosa importantissima da sottolineare: chi possiede dei filmati riguardo le proprie partite - 7/8 minuti con le azioni salienti per esempio - è invitato a farceli avere il prima possibile. Sono uno strumento importante, che provvediamo a inviare immediatamente ai coach americani in modo da farglieli visionare prima dello showcase. Come funziona la tappa? Semplice: nei due giorni, in questo caso, per la tappa a Roma, il 15 e il 16 giugno, si fanno due sedute, più una specifica per i portieri e, dopo aver aver effettuato queste, sotto lo sguardo attento di una quindicina di coach delle università americane, si procede con dei meeting individuali.” Due aspetti di assoluta rilevanza da evidenziare: “Se uno dei coach, durante lo showcase, è particolarmente interessato, può avvicinare da subito e in totale autonomia chiunque fra i ragazzi, avere immediatamente un contatto diretto. Ma cosa altrettanto importante è che chi non viene avvicinato da nessun coach non significa che ha fallito: quindici allenatori rappresentanti di altrettanti college saranno presenti, ma noi collaboriamo con più di 2000 programmi. Quindi, spesso, è solo una questione di tempo.” E impegno. “Certo, perché oltre alle qualità calcistiche, è altrettanto importante il profilo accademico. Ogni college richiede una media-voto una conoscenza dell’inglese minima per accedervi, e questa soglia varia a seconda, di norma, del prestigio del college stesso.” Non ci si deve però scoraggiare se non si va benissimo a scuola. “Assolutamente no. A parte quanto richiesto è alla portata anche di chi, magari, nn ha iniziato benissimo l’anno. Ma soprattutto, una soluzione molto adottata è quella di magari parte e frequentare inizialmente una struttura universitaria dove è più semplice accedere, per poi trasferirsi in un secondo momento in un college di maggior spessore. In ogni caso, in procedure come questa e in molte altre, College Life Italia non lascia mai soli i suoi ragazzi, assistendoli in ogni aspetto.” Ci si aspetta il boom di iscrizioni per le date romane del 15-16 giugno, perciò meglio affrettarsi. E chi avesse dei dubbi o delle domande può tranquillamente rivolgersi ai contatti di College Life Italia. “Non solo”, aggiunge Radio, “può anche venirci a trovare nella nostra nuovissima sede al Gianicolo, in una delle zone più belle di Roma, per parlare direttamente con noi.”
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