L’EDITORIALE
Una lezione di vita per tutti: grazie Sinisa!
Nel corso della conferenza stampa del tecnico del Bologna ci sono stati spunti meravigliosi da custodire preziosi
Il calcio è uno sport a tutti i livelli: dalla Serie A alla Terza Categoria si cerca sempre di raccontare storie di vita vissuta provando a farlo nel miglior modo possibile. Questa mattina era prevista la conferenza stampa dell’Uomo Sinisa Mihajlovic e vogliamo condividere insieme a voi alcuni spunti che toccano tutti, dai più grandi ai più giovani senza nessuna distinzione. Una vera e propria lezione di vita da parte del tecnico del Bologna che può essere utile ad ogni latitudine, per ogni squadra, in ogni categoria professionistica e non. Molto spesso, nel corso del weekend, ci capita di imbatterci in polemiche, discussioni, insulti verso gli avversari, verso gli arbitri, verso chi ha la “colpa” di avere il colore diverso della pelle. Poi ci fermiamo ad ascoltare un’ora di conferenza e ci sembra tutto così stupido, così secondario, così terribilmente inutile. Di fronte alla serietà di alcune vicende ci dovremmo rendere conto tutti della reale importanza delle situazioni, del peso specifico e del valore che non dovremmo dare a tante idiozie. Sarebbe bello cercare di ascoltare tutti insieme le parole dell’Uomo Sinisa Mihajlovic perché noi non trattiamo la Serie A, non ci compete. Noi vorremmo mettere in luce alcuni estratti di un video che consigliamo a tutti di vedere, che ci piacerebbe fosse trasmesso negli ospedali, nelle scuole, in ogni luogo di aggregazione: “Ho avuto paura, e ce l'ho ancora. Ora devo riprendere tutto gradualmente. So che più tempo passa, più riprenderò le forze. Prendo diciannove pastiglie al giorno, ma le prendo. Perché il mio obiettivo era uscire dall'ospedale: quello era la mia chiusura del cerchio, il dormire a casa mia e non stare sempre in ospedale. Spero dopo questa esperienza di uscirne come uomo migliore. Prima la pazienza non era il mio forte, ora mi godo ogni minuto di ogni giornata. Sembra una cosa da niente, ma prendere una boccata d'aria diventa una cosa bellissima”. Bellissima come bellissimi sono gli insegnamenti che cerca di portare al prossimo, a tutti noi, ad ogni essere umano: “Non mi sono mai sentito un eroe per quello che sto facendo. Sono un uomo, dal carattere forte ma un uomo, con tutta la sua fragilità. E queste malattie non le puoi vincere solo con il coraggio, servono le cure. Voglio dire a tutte le persone malate gravemente che non bisogna aver paura, piangere o sentirsi deboli. Quello che non devono perdere mai è la voglia di vivere". Sono parole sentite, sincere, emozionanti che ci auguriamo possano rimbombare ovunque affinché il clima che respiriamo anche nel nostro calcio laziale possa prendere spunto da questa splendida conferenza stampa, che commuove e fa riflettere. Perché quando domani inizierà un nuovo weekend di calcio giovanile e dilettantistico ci piacerebbe vedere miglioramenti, percepire un clima diverso, vivere un paio d’ore di sano sport, “prendere una boccata d’aria”. Utopia? Ci auguriamo di no, per ora è tutto. Anzi no, mancano due parole: grazie Sinisa.