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19 Luglio 2020
Melchiorre Zarelli, presidente CR Lazio
La pandemia ha stravolto il mondo, compreso il calcio. Se il professionismo, spinto da interessi milionari che incidono sulle sorti del Paese, ha trovato il modo di riprendere il gioco dove era rimasto, diverso è il discorso per il movimento dei Dilettanti. La prossima infatti sarà una stagione atipica, con l'aumento di un girone in tutte le categorie giovanili, in Eccellenza e in Promozione, insieme alla diminuzione del numero di squadre per raggruppamento, due in meno. Dalla rivoluzione dei campionati alle problematiche del mercato giovanile “illegale” da noi denunciato, passando per il sostegno economico ai club, la presunta data dell'inizio dei campionati, la possibilità, archiviata, di rivedere il format delle giovanili e del primo anno di agonistica. Ecco il confronto con il Presidente del Cr Lazio Melchiorre Zarelli su tutte le delicate dinamiche che il mondo del pallone regionale sta attraversando.
Partiamo dall'Eccellenza.
“Personalmente avevo proposto di tornare alla situazione originaria in due anni, ma ai Comitati Regionali è stato spiegato che non era possibile, pertanto per rientrare dopo una stagione abbiamo dovuto alzare il numero delle retrocessioni. Con sedici squadre le società risparmieranno e avremo una maggior disponibilità di tempo, che ci permette di organizzarci meglio e poter fare altre cose”.
Fermo restando che sarà necessario comprendere il diffondersi del virus nei prossimi mesi, esiste una presunta data per la ripartenza dei campionati?
“Le tempistiche per la ripresa dell'attività regionale potrebbero essere le stesse previste per la Serie D, aggiungendo una didascalia bella grande in cui sarà necessario precisare che queste sono le intenzioni fatte salve diverse determinazioni governative. Non si sa ancora come andrà a finire”.
Quindi il 27 settembre?
“Speriamo. Tutti vogliono adeguarsi a questa data, anche perché le società premono per tornare, per cominciare a preparare la stagione. Da parte nostra ci stiamo muovendo per farci trovare pronti alla ripartenza inviando i nostri fiduciari sui campi della regione, con l'obiettivo di confortare le società davanti gli ostacoli del momento e aiutarle a fare chiarezza sull'attuazione del protocollo da rispettare. Parlo di tutte quelle misure che a oggi sono necessarie per svolgere attività sportiva, perché alcuni impianti potevano andare bene prima della pandemia, ma ora vanno adeguati”.
L'intervista integrale al presidente del CR Lazio sarà disponibile nell'edizione cartacea di Gazzetta Regionale in edicola lunedì 20 luglio #TorniamoInEdicola
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