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Lo strano caso del calcio laziale: tanti i tecnici vincenti "a spasso"

Il focus su quattro volti noti che nel 2020/2021 difficilmente alleneranno nonostante un curriculum di tutto rispetto: Fabio Lucidi, Stefano Scaricamazza, Cristiano Di Loreto e Andrea Di Giovanni

Tanti volti noti e qualche novità, il quadro delle panchine in Eccellenza è stato quasi ultimato. Mancano all’appello poche società che stanno valutando gli ultimi dettagli e poi finalmente lo scenario sarà completo. Tra tecnici affermati in categoria, ed altri che invece sono alla loro prima esperienza, non figurano però alcuni profili che nel corso delle ultime stagioni hanno raccolto risultati esaltanti con tanto di promozioni al seguito. Quei tecnici che, per un motivo o per l’altro, non sono riusciti ad accordarsi in vista della stagione 2020/21. E ce ne sono di bravi allenatori ancora a spasso… Mister con la M maiuscola che inevitabilmente mancano e mancheranno ancora al nostro calcio. Fabio Lucidi, Cristiano Di Loreto, Stefano Scaricamazza, Andrea Di Giovanni. Sono tutti nomi che balzano subito in mente e che difficilmente comprendiamo lontano dal campo, senza domeniche in panchina.


Questione di ideali Il primo che abbiamo citato, Fabio Lucidi, si è raccontato a 360 gradi sulle nostre colonne qualche edizione fa, spiegando bene il fatto che probabilmente ad oggi non bastano le vittorie, o i risultati conseguiti e che dovrebbero parlare da soli per valere come una riconferma o per essere oggetto di richiamo per altre società. L’ex Serpentara ha analizzato la questione degli sponsor e altri compromessi ai quali lui non si è mai abbassato, preferendo magari restare al di fuori della scena. Eppure stiamo parlando di un tecnico preparatissimo e apprezzato in tutto l’ambiente, basti pensare soltanto alla sua ultima esperienza con la squadra di Bellegra portata dalla Promozione a vivere il sogno Serie D conquistando il doppio salto di categoria nel giro di sole due stagioni. Come detto, Lucidi manca dal campo proprio dal 2015 quando interruppe il proprio rapporto con il Serpentara dopo poco dall’inizio della stagione in Interregionale.


Quattordici vittorie consecutive al Palestrina Un atro allenatore attualmente fermo è Cristiano Di Loreto. L’ex giocatore della Lazio si è fatto conoscere anche come tecnico soprattutto grazie alla fedele collaborazione con la famiglia Armeni, dapprima al Villanova e in seguito alla Pro Calcio Tor Sapienza. L’ultima esperienza è stata con i colori del Palestrina dove è stato esonerato l’undici novembre scorso in seguito alla sconfitta contro l’Atletico Vescovio. Di Loreto che era stato il trascinatore numero uno della compagine arancioverde nella stagione precedente. Subentrato in corsa ad Alvardi, il tecnico romano era riuscito nell’impresa di conseguire quattordici vittorie consecutive tra campionato e play off riportando il club di Augusto Cristofari a disputare il massimo campionato regionale. Una rimonta sensazionale quella del Palestrina 2018/19 culminata appunto con il successo per 3-2 sul Pontinia all’ultimo atto della post season. Questa estate qualche sirena è arrivata da Tivoli che sembrava potesse ingaggiare Di Loreto prima del ritrovato accordo con Fabrizio Paris, ma poi non s’è n’è fatto nulla complice appunto il ritorno sulla panchina amarantoblù del tecnico reatino.


Dal miracolo Valle del Tevere a sfiorare ancora i play off Il successore di Di Loreto sulla panchina del Palestrina è stato proprio Stefano Scaricamazza, altro nome illustre che il mercato degli allenatori ha per il momento escluso dagli attori protagonisti. Anche il giovane tecnico di Forano è stato accostato nei mesi precedenti a più di qualche società, come ad esempio la Favl Cimini, che poi ha virato bruscamente su Oliva, o la Corneto Tarquinia, che alla fine ha trovato in Centioni l’uomo per ripartire dopo il saluto di Bifini. Scaricamazza nell’ultima stagione era in piena corsa per conquistare un piazzamento play off (nel caso in cui il campionato fosse proseguito) chiudendo terzo dopo 25 giornate ad una sola lunghezza dal Gaeta. Prima ancora, invece, gli spareggi nazionali li aveva raggiunti per ben due volte con la Valle del Tevere del presidente De Santis. Nell’annata 2016/17 la squadra sabina aveva perso al primo turno per mano del Budoni, mentre due anni più tardi i biancazzurri sono andati vicinissimi alla vittoria della finale contro i bolognesi del Progresso. Poi, il noto fallimento del club con tanto di ritiro nei quadri dilettantistici regionali.


Due promozioni in Eccellenza Andrea Di Giovanni in Eccellenza ci è arrivato prendendosi la categoria sul campo per ben due volte. A maggio 2017 il tecnico festeggiava la promozione nella massima serie con il Montespaccato al termine del suo quarto anno con i capitolini, con il rapporto che si era poi prolungato anche nella stagione successiva. Era un Montespaccato che sapeva vincere e far divertire i tifosi quello lì, con trame di gioco spumeggianti e una manovra in cui si vedeva chiaramente la mano dell’allenatore. Il secondo campionato vinto in Promozione, è stato poi quello con la Tivoli due anni fa. Un rapporto tormentato con il club di patron Caucci, che già in quella stagione decise di esonerarlo per poi richiamarlo poco dopo, con Di Giovanni che non deluse comunque le aspettative vincendo il campionato e riportando gli amarantoblù ai vertici del calcio laziale. In realtà, le problematiche con la società si sono poi ripresentate nel corso dell’ultimo anno e stavolta il divorzio tra le parti è stato definitivo. Il tecnico capitolino resta comunque uno dei profili di maggior caratura tecnico-tattica, ma anche per lui l’attuale mercato estivo ha riservato soltanto qualche chiamata e niente più. 

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