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L’INTERVISTA

Francesco Prati celebra Ferentino: "Ambiente ideale, vi spiego”

Il centrocampista autore del gol decisivo nel big match in casa della Lupa Frascati commenta la lotta per il girone ma non solo

08 Aprile 2022

Francesco Prati in azione (Ph. Cinelli)

Francesco Prati in azione (Ph. Cinelli)

Terzo posto in classifica a quota 57 punti per il Ferentino che domenica ha espugnato il campo della Lupa Frascati grazie ad un gol di Francesco Prati che ha commentato il match proiettandosi al prossimo futuro.

Buongiorno Francesco, domenica avete conquistato un successo pesantissimo contro la capolista Lupa Frascati? Pensi sia ormai troppo tardi per riaprire i giochi o tutto è ancora possibile secondo te?

"Buongiorno, domenica è stato un successo pesante, soprattutto perché non potevamo sbagliare, vista la corsa al secondo posto. Perché credo che la corsa per il primato sia una questione chiusa, e che la Lupa vincerà il girone meritandolo".

Sappiamo che ci sono state un po’ di polemiche nel finale di gara: vuoi spiegarci meglio cosa è accaduto e chiudere definitivamente la questione?

"La gara è stata bella e vibrante, giocata da giocatori forti e di personalità, quindi nessuno voleva perdere, ma allo stesso tempo molto corretta perché c’era molto rispetto. I video e le immagini si commentano da sole, basta parlare di quello che è successo domenica, sia prima che dopo il gol. Sono cose di campo che devono rimanere in campo. Se qualcuno non avesse scritto o fatto video, la cosa sarebbe finita lì, ma così non é stato e quindi mi sono difeso, facendo capire alle persone che non mi conoscono che non solo quel tipo di uomo e calciatore".

In carriera hai incontrato tanti calciatori: chi sono a tuo avviso i tre più forti con cui hai giocato o che hai incontrato come avversari nei dilettanti? E chi è invece il miglior allenatore secondo te?

"Ne ho incontrato più di qualcuno, quando ero under il livello era più alto, e c’erano tanti giocatori forti: Marco Neri, Mauro Venturi, Emiliano Quadrini, Emanuele Mancini, Cristian Ippoliti, Emiliano Leone, Manuel Panini. E penso anche molto più recenti a tutti i miei compagni con cui ho vinto campionati. Sul miglior allenatore, ne ho avuti parecchi: Lucidi, Gerli, Solimina, Durante, Pippnburg tutti con idee di calcio diverse e ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa, non so dire chi sia stato il migliore. Ogni tecnico con una visione di calcio diversa, ma sono tutti bravi in modo diverso".

Quali sono gli obiettivi del Ferentino? C’è un progetto a medio-lungo termine? Come ti stai trovando quest’anno?

"A Ferentino c’è un progetto a medio-lungo termine, siamo partiti in sordina, volendo buttare le basi per il futuro. Come merito e lavoro ci troviamo a giocare un eventuale play-off ed è un lavoro che parte da lontano, gente che ci lavora come Marcello Zera e il figlio Alessandro, da Vincenzo al mister Francesco. Poi quest’anno si è aggiunto Angelucci, persona che conosce il nostro calcio ed è nato qualcosa di bello, sereno, senza pressioni. Un ambiente pulito insomma. Mi vedo qui anche per i prossimi anni, sto benissimo".

Quale è il sogno nel cassetto di Prati nel calcio e nella vita?

"Il mio sogno sportivo, una volta smesso, è quello di fare scouting e girare per il mondo alla ricerca di talenti grezzi. Quello nella vita di tutti i giorni è di vedere la pace e la serenità nei popoli e tra le persone di qualsiasi razza o colore".

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