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l'intervista
Abbastanza positivo il commento del presidente dell'Ottavia dopo le modifiche introdotte
21 Luglio 2023
Andrea Braconi, presidente dell'Ottavia
Continuiamo a dare voce alle realtà del nostro territorio intervistando i presidenti sulla nuova riforma dello sport. Ai nostri microfoni c’è Andrea Braconi, presidente dell’Ottavia, che ci ha dato le sue prime sensazioni su quelle che sono le novità introdotte: “Diciamo che il tema è delicato, sicuramente questa legge è andata a colmare un vuoto normativo di cui si è preso coscienza durante il Covid, quando ci siamo accorti che c'era una categoria sostanzialmente di “fantasmi”, ovvero quella dei lavoratori dello sport. Forse però non si è ragionato bene su chi sono i lavoratori dello sport e chi sono i dilettanti che magari collaborano con le società per proprio piacere e che non fondano la loro vita su questo tipo di attività ma su altro”. La riforma in questione è molto vasta, abbiamo quindi chiesto al numero uno di Via delle Canossiane se in casa biancoblù fossero riusciti ad avere una visione d’insieme: “Sarà difficile avere una visione d’insieme, ci saranno categorie che avranno benefici e categoria come la nostra che avranno dei problemi. Ci sarà sicuramente una lievitazione dei costi per le società che svolgono attività sportiva come noi”. Contrattualizzazione di tutto il personale e posizionamento dei volontari comporteranno sicuramente un aumento delle spese da affrontare per le società: “I costi per i club non saranno sicuramente sostenibili, sono costi che andranno scaricati purtroppo sull’utenza. Un tema che ho sollevato recentemente è quello che il calcio è uno sport in cui purtroppo le spese non sono minimamente equivalenti agli introiti delle società”. Riguardo questa riforma il dubbio più grande rimane quello per cui ci si chiede se il calcio non avesse bisogno di una normativa specifica: “Secondo me si, perché se è vero che il calcio è la terza azienda in termini di fatturato in Italia forse era anche giusto avere un occhio di riguardo”. Un’altra modifica di questa riforma riguarda le noif, modificate dalla FIGC lo scorso 28 Giugno: “Credo che alcune di queste norme andranno in vigore dalla stagione futura però anche lì credo che ci sia bisogno di una riforma per inquadrare meglio la situazione. Però voglio solo sottolineare che non bisogna dimenticarsi delle società che portano avanti delle attività sportive sul territorio affrontando costi parecchio elevati”.
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