Cerca
l'intervista
Il presidente del Montespaccato commenta la nuova legislazione sulla pratica sportiva
21 Luglio 2023
Massimiliano Monnanni, presidente del Montespaccato (Foto ©GazReg)
La Riforma dello Sport ha rappresentato una vera e propria svolta nel settore e, come è normale che sia per i grandi cambiamenti, sta raccogliendo reazioni contrastanti. Del tutto positiva quella di Massimiliano Monnanni, presidente del Montespaccato: "La preparazione c'è stata anche perché di questo tema si parla ormai da tempo, è vero che delle modifiche ci sono state ma sono arrivate proprio da segnalazioni arrivate dal mondo dello sport stesso. Questo però non significa che tutte le realtà siano pronte, bisogna comprendere che la società sportiva deve diventare un'azienda no profit, per alcune questo discorso non sussiste perché operano principalmente grazie al volontariato ma per le altre sì. Per fare sport nel modo giusto bisogna crescere a livello di competenze e comprendere le responsabilità di chi dirige una società sportiva". Una delle principali novità è rappresentata dall'introduzione della figura del lavoratore sportivo e dalla formulazione dei contratti. Fondamentali saranno i controlli e le sanzioni a chi non rispetterà le norme: "Si è fatto tanto ma il salto di qualità definitivo ancora non è arrivato a totale compimento. I costi devono essere sostenibili, le realtà piccole continueranno a fare sport grazie al regime di volontariato e penso che non avranno particolari difficoltà. Il problema riguarda più l'area dilettante che in realtà non è più vero e proprio dilettantismo, ma società di Serie D ed Eccellenza che hanno costi di gestione importanti dovrebbero già avere dei budget economici che consentano di attuare la riforma. Il problema talvolta è la tracciabilità delle risorse che affluiscono alle società magari in maniera non lineare, per questo motivo è necessario che le istituzioni attuino controlli e sanzioni efficaci altrimenti realtà sane potrebbero essere tentate a cercare delle scorciatoie. Sarebbe interessante che i proventi delle sanzioni potessero confluire in un fondo per il sostegno al lavoro sportivo per aiutare le società che tengono dritta la barra della legalità". In conclusione, il presidente Monnanni si esprime sulle modifiche alle NOIF, la cui tempistica (28 giugno) è stata da qualcuno ritenuta troppo vicina all'inizio della nuova stagione: "Il Governo recepisce delle indicazioni e deve poi metterle a sistema rispetto alle tempistiche necessarie. Penso che questo sia un piccolo problema solo passeggero".
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni