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l'intervista
Il numero 1 del Giardinetti dice la sua sulla discussa modifica che riguarda tanti aspetti della pratica sportiva
21 Luglio 2023
Antonio Ranieri, presidente del Giardinetti (Foto ©GazReg)
È da poco entrata in vigore la riforma dello sport, per molti una vera e propria svolta nel settore, ma qual è stato l'impatto che ha avuto sulle società dilettantistiche? Per rispondere a questo quesito abbiamo dato voce ad alcuni presidenti del nostro calcio regionale, tra questi Antonio Ranieri del Giardinetti che esordisce così: "Sicuramente visti i risultati e le difficoltà che stiamo affrontando nell'avere delle direttive certe c'è stata una scarsa comunicazione e non ci siamo arrivati bene. Quasi quotidianamente vado al Comitato Regionale e noto le difficoltà che hanno anche loro nel ricevere spiegazioni più chiare". Sensazioni dunque contrastanti per il presidente biancorosso: "Secondo me bisogna fare una distinzione. C'era bisogno di inquadrare la figura del lavoratore sportivo, questa riforma l'ha fatto ed in questo senso è stata un grande passo in avanti. Ci sono poi altri aspetti, come il rinnovo della fine del vincolo che comporterà ad alcune problematiche nei prossimi anni. Il cambiamento delle NOIF ed i nuovi premi di preparazione sono stati fatti, a mio avviso, senza confrontarsi troppo con la Lega Nazionale Dilettanti, si è persa l'occasione di dar vita ad un tavolo di lavoro con le parti interessate". A proposito delle NOIF, in molti hanno ritenuto la tempistica della modifica (28 giugno) troppo vicina all'apertura della nuova stagione: "La tempistica non è stata delle migliori, in un momento caldissimo dal punto di vista dei trasferimenti e delle iscrizioni ai campionati. Bisognava lavorarci con anticipo, produrre una bozza e discuterne prima dell'entrata in vigore". Diversi secondo Ranieri i punti su cui ci sarebbe da fare maggiore chiarezza: "Ci sono tante piccole cose su cui ancora non è stata fatta luce mentre a noi società serve chiarezza". Sui contratti: "Ci sono tante agevolazioni sui contributi. A livello di rimborsi magari potrebbero trovare più difficoltà quei club che fanno campionati importanti con la prima squadra ed hanno dunque più spese sotto questo punto di vista". In conclusione, il presidente biancorosso sottolinea che forse sarebbero state più opportune normative ad hoc per i vari sport: "Accomunare tutti gli sport secondo me è stato un grande errore. Ognuno ha le sue peculiarità, oltre che un numero diverso di personale impiegato all'interno del settore, differenziare sarebbe stato forse meglio".
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