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l'intervista
Il parere del presidente del Villalba è positivo rispetto alle modifiche introdotte
21 Luglio 2023
Pietro Scrocca, presidente del Villalba
Con l’entrata in vigore della Riforma dello Sport il calcio dilettantistico cambierà in modo radicale e, in questo senso, la testimonianza del Villalba, con il Presidente Pietro Scrocca e del DG Fabrizio Scrocca è importante: “E’ una riforma che avvicina lo sport dilettantistico a quello professionistico e chi era già abituato ad una certa organizzazione all’interno della propria ASD partirà con più vantaggio rispetto a chi aveva un’organizzazione più blanda. Da questo punto di vista molte società avranno difficoltà”. Le novità saranno poi tante: “Le prime sensazioni sono che a lungo termine le società più serie verranno premiate ma qualche timore che sul breve termine si possa creare confusione c’è. La visione d’insieme l’abbiamo avuta grazie ai nostri consulenti e ci siamo mossi per tempo. Credo che il passaggio più difficile sarà quello relativo al calcolo contributivo, poiché l’anno solare va da gennaio a dicembre mentre la stagione sportiva da luglio a giugno. Ci sarà da capire questo allineamento anche se poi con il tempo credo che ci saranno sempre meno problemi”. Sui costi: “Per capire se saranno sostenibili dipenderà dai vari accordi. Da un lato ci sono maggiori garanzie per collaboratori e atleti ma dall’altro ci sono dei costi che gravano in parte sulla società e in parte sugli atleti stessi. Saranno sostenibili quando si troverà un accordo con dei sacrifici da ambo le parti. Noi cercheremo di far rientrare questi oneri maggiori all’interno delle possibilità di società e collaboratori. In questo senso, però, credo che il 28 giugno sia stata una data tardiva. Le modifiche alle NOIF potevano essere pubblicate senza dubbio prima. Sui premi di preparazione penso che si sia andati scorporare il vecchio sistema, ci sarà maggiore complicazione dettata dal fatto che le premialità sono due ma non credo che ci saranno molte differenze – conclude poi - Sotto certi aspetti capisco ma allo stesso non comprendo a pieno. Credo che tutti gli sport abbiano una dignità e tutti debbano essere rispettati, ma il calcio ha un peso specifico e sposta volumi differenti, per cui non so se si potesse agire differentemente. A livello burocratico ci saranno molte più documentazioni da gestire ed i rapporti con gli enti (INAIL, INPS e notai) saranno maggiori, potrebbero crearsi diverse problematiche. Ma ripeto, le società che sono abituate ad una determinata organizzazione alla fine verranno premiate”.
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