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Il primo giudice è il dischetto. I protagonisti in Coppa son stati i rigori

Federico Meuti

Da tutti temuti, la sorte li manda come ultimo giudice sul campo, mentre chiunque sugli spalti o in mezzo al terreno da gioco, aspetta trepidamente il loro definitivo verdetto. I calci di rigore son fatti così, molto banalmente si potrebbe dire o li ami o li odi, con tutto il flusso impetuoso di emozioni, sguardi e preoccupazioni scroscianti durante una lotteria, a tratti infinita, a volte quasi troppo veloce. Ed invece i protagonisti sono stati proprio loro in quest’ultima domenica, quei tiri dagli undici metri, in grado di far cambiare l’umore ad ogni spettatore nel giro di pochi secondi. Il weekend calcistico metteva sul piatto tantissimi appuntamenti, tra cui il primo turno di Coppa Italia Serie D, in cui diversi responsi sono stati depositati. Le laziali chiamate al proscenio erano ben undici – escludendo le sole Sora e Boreale eliminate la settimana precedente – ridivise in sei partite, di cui ben cinque “derby”. L’unica che ha dovuto fronteggiare una compagine fuori regione è stata la Tivoli, impegnata in un match tosto contro l’Avezzano, che si è risolto proprio dal dischetto al termine dei novanta minuti. I diciotto penalty tirati, complessivamente, alla fine hanno premiato i tiburtini, rimasti più solidi, fino a trionfare grazie alla parata decisiva di Zappalà su Golia, che ha riscattato una domenica non partita bene dal dischetto, dato l’errore in avvio di Maurizi, stampando il palo a Brusca battuto. La gara del Galli però non è stata l’unica a chiudersi così, ma lo stesso esito si è manifestato tra Ostiamare ed Anzio, portata a casa dai biancoviola con la firma finale di capitan Sbardella, eliminando così i neroniani, arrivati a giocarsi la qualificazione fin lì per merito proprio di un penalty, trasformato da De Marco a cinque minuti dal triplice fischio. La rete però non è bastata, e i ragazzi di Guida hanno dovuto salutare la competizione, seguiti allo stesso modo dalla Flaminia Civita Castellana di Nofri Onofri, sconfitta a domicilio dalla NF Ardea.

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Maturato l’1-1 nei 90’, la squadra di Boccolini alla fine l’ha spuntata, esultando sul guizzo di Giordani, reattivo nel respingere il tiro di Benedetti prima di abbracciare Bruno per l’ultimo rigore decisivo. L’ennesima sliding door quindi di un pomeriggio dominato da quella che un tempo veniva chiamata la “massima punizione”, a far capire subito il grande equilibrio presente in questa categoria. Un’Interregionale che ha visto ben ventuno gare chiudersi dal dischetto, per un turno di Coppa entusiasmante a dir poco, e questo è solamente l’inizio.

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