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l'intervista

Under, via ogni obbligo. Zarelli "Una scelta basata anche sulla Legge dello Sport"

Il parere unanime del consiglio direttivo del CR Lazio abolisce la norma sui giovani di Lega in Eccellenza e Promozione

22 Aprile 2024

Under, via ogni obbligo, Zarelli "Una scelta basata anche sulla Legge dello Sport"

Melchiorre Zarelli, presidente del CR Lazio

La Lega Nazionale Dilettanti non mette limiti all’impiego dei giovani calciatori nei campionati di Eccellenza e Promozione per la stagione 2024/2025. Il provvedimento, assunto dal Consiglio Direttivo della LND ha però lasciato libertà ai singoli Comitati Regionale di decidere autonomamente l’eventuale mantenimento dei cosiddetti “Giovani in età di Lega”. Il tema è così diventato oggetto di confronto all’interno del Consiglio Direttivo del CR Lazio, che nella giornata di sabato si è riunito per deliberare sull’argomento.

Presidente Melchiorre Zarelli, cosa avete deciso?

“Premetto che c’è stata uniformità di intenti nell’assumere la decisione in merito all’utilizzo o meno dei giovani. Tutti insieme abbiamo scelto di adeguarsi a quanto disposto dalla Lega e di togliere, quindi, ogni limite per i campionati di Eccellenza Promozione a partire dalla prossima stagione sportiva”.

Una decisione che per il Lazio è inconsueta, vista la ferma volontà del CR di valorizzare i giovani. “Può sembrare una decisione che contrasta con la nostra filosofia, ma è una scelta che abbiamo ponderato molto per salvaguardare le società, dopo l’introduzione della nuova Legge sullo Sport”.

Può spiegare meglio?

“L’abolizione del vincolo, purtroppo, non consente più alle società di crescere in casa i giovani da utilizzare nelle prime squadre. Pertanto, mettendo degli obblighi si rischia di innescare un ulteriore aggravio di spese per le società, che sarebbero costrette a “mercanteggiare” per trovare i giovani necessari”.

Per i ragazzi, però, non si chiude una possibilità di potersi mettere in luce nei principali campionati regionali?

“Qui la palla passa alle società e agli allenatori. Saranno loro a decidere e dimostrare, al di là della frase fatta “se i giovani sono bravi, giocano”, chi realmente ha il coraggio di puntare sui giovani e valorizzarli”.

Un coraggio che andrebbe premiato…

“Assolutamente. Stiamo infatti studiando degli incentivi economici importanti e incisivi sul futuro delle società che faranno giocare i giovani. Poi, potrebbe arrivare anche qualche soluzione “rivoluzionaria”, di cui ci sarà tempo e modo per parlarne”.

In tema giovani, dal Consiglio Direttivo è venuta fuori un’altra novità.

“Si, ed è quella di riportare il format dei campionati Elite giovanili a due gironi da 16 squadre. Lo faremo nella stagione 2025-2026, con la prossima che sarà di transizione per la riduzione degli organici degli elite da 42 a 32 squadre attraverso un nuovo meccanismo di retrocessioni. I campionati giovanili regionali, invece, per il momento resteranno con l’attuale format da 5 gironi da 14 squadre ciascuno.”

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