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L'intervista
Il direttore sportivo, vice presidente del Ponte di Nona, a 360 gradi sugli ultimi avvenimenti
17 Luglio 2024
Enrico Pagliaroli
É stata fin qui un'estate decisamente rovente, sotto molteplici punti di vista... Il mercato, soprattutto in Eccellenza, sta regalando scintille, ma sono anche altri i temi toccati con uno degli addetti ai lavori, al momento in stand by, come Enrico Pagliaroli. Attualmente senza incarico, il diesse parte proprio dal periodo di "riposo" che sta attraversando. "Negli ultimi mesi mi sono dedicato soprattutto alla politica essendo stato eletto Consigliere nel Comune di Tivoli. Perciò per forza di cose ho dovuto tralasciare le pubbliche relazioni legate al calcio. Detto questo, non ho comunque ricevuto delle chiamate e questo certamente dispiace. A parte le ultime due esperienze, dove si è sfiorata una salvezza miracolosa e non si è di fatto proprio partiti, credo di aver dimostrato qualcosa vincendo due campionati consecutivi in Eccellenza. Per fortuna non vivo con il calcio e proprio per questo quando ripartirò lo farò soltanto in un determinato contesto, non mi accontenterò solo per ricominciare". Da qualche tempo Pagliaroli è tornato anche nella famiglia Ponte di Nona: "Per fortuna lì ho dei validi collaboratori e le cose vanno da sole. Il mio impegno in politica non mi ha permesso di essere fisicamente molto presente ma ripeto, c'è uno staff all'altezza per mandare avanti tutto nel miglior modo possibile". Da buon direttore sportivo, nonostante gli impegni, l'ex Tivoli ha osservato comunque da spettatore l'ultimo scoppiettante mercato. "La linea che si sta registrando in Eccellenza, credo dipenda molto dall'abolizione della regola degli Under. Soprattutto chi vorrà vincere il campionato sta costruendo una rosa di quasi soli Over, anche se poi non è semplice gestirli tutti, sia da parte del tecnico che da parte del direttore. Ad oggi la tendenza è quella di formare degli instant team per ottenere subito dei risultati, ma personalmente credo ci vogliano poi sempre delle attente valutazione per costruire una rosa. Come si dice, quando si hanno troppi galli in un pollaio non fa mai giorno, perciò penso che anche l'inserimento di giovani di qualità possa rappresentare un buon collante, così come la scelta di un tecnico navigato in categoria e che sappia gestire un gruppo importante. Inoltre, la storia ci insegna che non sempre vince chi spende di più, ma si possono costruire ottime squadre indipendentemente dalle possibilità economiche del club". Negli ultimi giorni è esploso il caso SSA Rieti. Il ds si è espresso anche su questo: "A livello di calcio laziale abbiamo fatto una grossa figuraccia, e queste purtroppo accadono spesso. La non iscrizione della SSA era di fatto annunciata, molte volte si vuole fare il passo più lungo della gamba e poi si finisce con questi risultati che svantaggiano invece società come ad esempio la W3 Maccarese che rappresenta un ottimo modello di programmazione. Secondo me servirebbe un organo come la Co.Vi.So.D anche in Eccellenza in modo da poter controllare l'organismo di una società, evitando così situazioni come quella appena citata".
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