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Pietro Cazzorla "Bisogna smettere di vedere l'arbitro come un nemico"

L'intervista esclusiva al Presidente dell'AIA di Aprilia

27 Novembre 2024

Pietro Cazzorla "Bisogna smettere di vedere l'arbitro come un nemico"

Pietro Cazzorla, presidente dell'AIA di Aprilia

Da Mariani ad uno sguardo sul futuro

La vostra sezione di Aprilia può contare su una figura come quella di Maurizio Mariani, arbitro internazionale. Come avete scelto di valorizzare il suo ruolo?
“Condividevo la stanza dei raduni regionali con lui, quindi per me è un fratello. Da Presidente di sezione posso dire che Maurizio è un faro per tutti i nostri tesserati. A cui, peraltro, è molto legato: quando ci sentiamo, più che parlare della sua gara mi chiede come sono andate quelle dei suoi colleghi, specialmente dei più giovani. Il nostro obiettivo è lavorare affinché nei prossimi anni Aprilia possa esprimere altri arbitri del suo calibro, affiancandolo nel suo percorso di alto livello. Che ci riusciremo ne sono sicuro, proprio perché lo stesso Maurizio è vicino ai suoi colleghi ed è sempre disponibile a valutare insieme a loro i video e a dare il suo supporto a chiunque lo richieda”.

Per concludere: obiettivi e speranze di questo nuovo mandato da Presidente della sezione AIA di Aprilia?
“La crescita tecnica dei nostri tesserati è il primo obiettivo che mi pongo. In secondo luogo, ma non a livello di importanza, c’è la formazione di dirigenti in grado di portare avanti la sezione al momento della mia uscita. Voglio bene a questa sezione, ne faccio parte da quando avevo 14 anni, e soprattutto voglio bene ai ragazzi che sono al suo interno. Farò di tutto per far sì che possano realizzare i loro sogni legati al mondo dell’arbitraggio. E ciò passa anche attraverso iniziative come questa intervista: il ringraziamento a Gazzetta Regionale va innanzitutto per l’obiettività con cui tratta i direttori di gara. Ma, soprattutto, per darci l’opportunità di abbattere quel muro che sembra esserci tra arbitri e società: bisogna smettere di vedere il direttore di gara come un nemico ed imparare a conoscerci a vicenda. Solo così si può davvero vivere serenamente all’interno del sistema di cui tutti siamo una componente essenziale”.

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