Cerca

il caso

Arbitro aggredito, gli rompono il braccio.
I fischietti laziali si fermano?

Ennesimo caso di violenza sui campi della nostra regione: a farne le spese un direttore di gara civitavecchiese

02 Dicembre 2024

Arbitro aggredito, gli rompono il braccio. I fischietti laziali si fermano?

Arbitri: rischio sciopero?

L'impressione è che non si faccia abbastanza nell'opera di sensibilizzazione, per quanto anche tramite le nostre colonne abbiamo ospitato più volte il pensiero di un organo, quello arbitrale, che fa parte del tutto ed è essenziale per la riuscita dei campionati. Rilevanza che a molti purtroppo sfugge, per usare un eufemismo, altrimenti non ci ritroveremmo di nuovo a parlare di una vera e propria aggressione nei confronti di chi, come i tanti calciatori non fa altro che inseguire la propria passione correndo il rischio di vederla rovinata dalla scelleratezza di chi ha difficoltà evidenti nel comprenderlo.

Terza Categoria, quel campionato in cui lo stare insieme e giocare una volta a settimana dovrebbe essere l'unico motore a muovere le gambe dei 22 in campo, mentre invece a muoversi e ad entrare in scena è stata la violenza. Non possiamo definirla altrimenti. La sfida tra Corchiano e Cellere si trasforma da cronaca sportiva a racconto di cronaca pura e semplice, perché quando, come accaduto a Edoardo Cavalleri di Civitavecchia, si viene colpiti e da qui in avanti bisognerà osservare 30 giorni di prognosi per la frattura del capitello radiale del gomito sinistro, è evidente che non stiamo più parlando di calcio, ma dell'ennesimo atto meschino nei confronti di un arbitro, di un'aggressione vera e propria compiuta da chi in quel momento dovrebbe soltanto stringere la mano a chi la domenica mattina percorre chilometri per dargli la possibilità di giocare.

Adesso basta. Come aveva sottolineato il presidente dell'AIA di Aprilia Pietro Cazzorla, "l'arbitro non deve essere visto come un nemico" ma di sicuro se c'è ancora chi si macchia di simili atteggiamenti il messaggio non è filtrato come avrebbe dovuto. Quanto accaduto al Santa Chiara è l'ennesima goccia che fa traboccare un vaso stracolmo di malcontento da parte dei fischietti laziali che nella giornata di domani avranno un incontro con l'Osservatorio Anti Violenza con tutti i presidenti di sezione presenti. Quest'ultimo, vergognoso caso sarà portato in evidenza, sarà nuovamente ribadito lo stato di preoccupazione con cui gli arbitri sono costretti a convivere entrando nel recinto di gioco e comincia a circolare l'idea di una rinnovata azione di protesta. Il precedente più recente è il caso-Bernardini nel 2018, quando i fischietti laziali imposero lo stop. Non scendere in campo per mandare l'ennesimo, forte, messaggio.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Gazzetta Regionale

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alle nostre newsletter

EDICOLA DIGITALE

Dalle altre sezioni