l'intervista
Il momento d'oro dell'Arce di Ciardi "Mi piace vincere, qui possiamo farlo"
18 punti nelle ultime sei gare per i gialloblù, col tecnico che confida di poter aumentare il raggio del progetto col passare del tempo
Nelle ultime sei gare, l’Arce di mister Alessio Ciardi ha ottenuto il massimo; 18 punti, 13 goal fatti, soltanto 2 subiti. In classifica, la compagine cara al patron Alessandro Marocco ha scalato vertiginosamente posizioni. Ora, con 45 punti, è al sesto posto. Ed è proprio col tecnico gialloblù, che siamo andati ad analizzare, prevalentemente, il momento.
Mister è un periodo d’oro il vostro "Stiamo raccogliendo il massimo. I ragazzi lavorano bene durante la settimana, a dir la verità l’impegno, da parte di tutti, c’è sempre stato. Probabilmente all’inizio abbiamo un po’ pagato il ritorno nella massima categoria regionale. È stata una situazione fisiologica poiché, gran parte della rosa, aveva militato pochi mesi prima, pur vincendolo, nel campionato di Promozione".
Che non è proprio come giocare in Eccellenza "Assolutamente no. Ogni categoria ha le sue peculiarità che, vanno rispettate e comprese".
Lei poi, l’Eccellenza la conosce come le sue tasche; il suo Sora dei record ha riscritto la storia del massimo campionato dilettantistico laziale "Allenare per me è una grande passione; mi piace competere ma ancor di più vincere. Nella vita mi occupo di curare gli aspetti più importanti dell’azienda di famiglia. Torno ad Arce per la terza volta. Conosco molto bene la proprietà con cui c’è un’ampia condivisione su ciò che potrà essere nel tempo. Bisogna lavorare seguendo una certa programmazione. Ad Arce l’entusiasmo, la struttura, le risorse e, le competenze, non mancano affatto".
Lei viene da un anno sabbatico, perché? “Dopo lo straordinario percorso vissuto a Sora cercavo un progetto intrigante, prestigioso e non è arrivato. Mi piace fare le cose in un certo modo e, allora, ho preferito prendermi una pausa".
Una scelta volta a preservare ciò che aveva faticosamente costruito nel periodo coi bianconeri del Sora "Sì, per me era ed è fondamentale lavorare in un contesto dove c’è la possibilità se non immediata, nel tempo, di primeggiare".
Gli ingredienti dell’Arce che sarà ce li può svelare? “C’è la volontà di progredire anche a livello di settore giovanile. La prima squadra ha già una buona qualità complessiva ma dobbiamo fare in modo che, gradualmente, lieviti. Solo così possiamo guardare al futuro con ambizione".