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l'intervista

Emanuele Di Terlizzi pronto per una panchina "Voglio iniziare un mio percorso"

Dopo anni al fianco di Raffaele Scudieri, il tecnico attende la chiamata giusta per dimostrare tutto il suo valore in prima persona

19 Giugno 2025

Emanuele Di Terlizzi pronto per una panchina "Voglio iniziare un mio percorso"

Di Terlizzi durante la finale del Tortora 23-23 (Foto ©De Luca)

Senso di responsabilità e voglia di dimostrare fino in fondo le proprie capacità. Emanuele Di Terlizzi si sente pronto per compiere un altro passo in avanti nella sua carriera da allenatore, dopo le tante esperienze vissute ed un percorso al fianco di un tecnico che ha saputo vincere in tante realtà come Raffaele Scudieri. Il binomio, a lungo indissolubile, si è ormai scisso perché Di Terlizzi ha la voglia di sperimentare tutto il suo sapere sul campo, con un incarico che, usando una terminologia un po' vintage, verrebbe definito da primo allenatore. In possesso dell'Uefa B e Match Analist, ha lavorato in lungo ed largo per il Lazio con realtà di spessore come Civitavecchia, Unipomezia, Cynthialbalonga e, soprattutto, Latina, oltre alle esperienze più datate nel tempo legate alla "galassia SFF". 

Dopo diverse stagioni senti la necessità di un incarico in prima persona: ti senti pronto per qualsiasi categoria e fascia d'età? "Tutto è iniziato quando al termine della stagione 23-24 disputata con il Civitavecchia, comunicavo a Raffaele Scudieri che avrei voluto staccare un po’ la spina e fare delle valutazioni diverse. Proprio al termine di quella stagione la società mi ha chiesto di allenare la U19 per la Coppa Lazio. Quella bellissima esperienza, chiusa al secondo posto, mi ha fornito degli stimoli nuovi, ma in ogni caso ho deciso di prendermi un anno per "staccarmi" e ricaricare un po’ le batterie. In questa stagione appena conclusa mi sono recato molte volte su vari campi di calcio osservando partite, ma anche allenamenti di diversi allenatori e fasce di età, ed ho deciso di iniziare un percorso mio. Ad oggi penso di esser maggiormente funzionale per una fascia di età medio alta, dalla U16 in su, prime squadre incluse. Questo per il tipo di esperienza che ho maturato negli anni". 

Che tipo di calcio ti piace fare? Hai un sistema predefinito o poi riesci a modificare l'impostazione anche a seconda dei giocatori a disposizione? "Ritengo di avere una mente abbastanza aperta, nella mia esperienza da collaboratore e da match Analyst ho potuto vedere e studiare vari sistemi di gioco e diverse interpretazioni. Penso che bisogna concentrarsi nello sfruttare al meglio le qualità di ogni singolo in funzione di un gruppo. Il miglioramento individuale è essenziale per migliorare un collettivo, poi bisogna avere grande coerenza tra ciò che si dice e ciò che si propone. Il sistema di gioco ad oggi serve più come indicazione ma spesso non corrisponde alla realtà di ciò che avviene in campo, mi baso maggiormente sugli spazi, quelli che vengono occupati e quelli che vengono lasciati, e sul perché di ciò".

Per tanti anni sei stato legato a Raffaele Scudieri, cosa ti ha lasciato un tecnico del suo spessore? "Sono stato legato per 6 stagioni a Raffaele Scudieri, con il quale ho condiviso due stagioni molto speciali con Ostiamare e Latina, la prima, purtroppo, interrotta dal Covid, ma terminata con la possibilità non utilizzata di un ripescaggio in C , e la seconda invece con la vittoria dei play off e la conseguente promozione.  A lui devo molto per la visione calcistica che ho, è stato un allenatore, ma anche un amico, che mi ha saputo dare il giusto spazio con i tempi giusti, ed io sono stato bravo a ripagarlo facendomi trovare pronto. Il corso UEFA B con Archimede Graziani mi ha aiutato nello sviluppo dell'osservazione di ciò che avviene in campo, e mi ha aiutato ad accelerare il processo di comprensione di ciò che vedeva Raffaele Scudieri, perché di allenatori che riescono ad incidere così tanto in una partita nel dilettantismo ne ho visti veramente pochi. Molto funzionale è stata anche l'esperienza con Luca Tiozzo che mi ha mostrato una modalità diversa di lavorare altrettanto efficace. È stata importante anche la condivisione con i vari collaboratori tecnici che ho affrontato e conosciuto negli anni, con molti di loro siamo ancora in contatto, non posso non citare Francesco Festa, Domenico Scognamiglio e Luca Tendas di LiveTagPro, con i quali da anni c'è una condivisione di idee, immagini delle partite ed esperienze. Raffaele Scudieri senza dubbio mi lascia la cura del dettaglio nella preparazione alla partita, ed in particolare tutto ciò che avviene durante la partita stessa, la comprensione dei momenti, la previsione di ciò che può avvenire e come intervenire per aiutare la squadra". 

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