la protesta

Monterotondo, Alessandri: "Vorrei capire se diamo fastidio"

Il direttore sportivo eretino: "Siamo stati squalificati io, mister Liberati e Mancini per aver chiesto educatamente delle spiegazioni"

Non sono andate giù in casa Monterotondo le squalifiche di mister Manolo Liberati, del difensore centrale Mirko Mancini e del ds Francesco Alessandri (tutti per una giornata) dopo lo scontro diretto perso di misura contro il Montecelio. E' il dirigente a spiegare il malcontento della società eretina: “Vorrei capire se diamo fastidio. Domenica per l'ennesima volta siamo stati penalizzati e al termine della gara, per aver chiesto educatamente spiegazioni alla terna, ci ritroviamo squalificati in tre. Oltretutto per una squadra come la nostra, non avere a disposizione uno dei giocatori di maggiore esperienza come Mancini, è una perdita gravissima. Passi la punizione a nostro favore invertita, da cui è scaturito il loro gol. Passi anche un rigore evidente non concesso per fallo su Ranieri, ma le tre espulsioni a partita finita non ci vanno giù. Oltretutto anche due settimane fa, sempre in casa, allontanarono me e mister Liberati per una motivazione assurda: abbiamo una panchina aggiuntiva perché non entriamo sotto quella coperta, e l'arbitro pretendeva che ci sedessimo tutti dove non entravamo...”. Il Monterotondo alterna grandi risultati a clamorose debacle: “Neanche noi riusciamo a capire i motivi. Sicuramente serve maggiore cattiveria davanti. Di certo se alle nostre difficoltà aggiungiamo anche questo tipo di torti, diventa difficile salvarsi. Chiediamo di poter giocare ad armi pari”.

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