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l'intervista

CreCas, la carica di Baiocco: "Lo Sporting? Punti importanti"

Il tecnico sul big match con il Città di Fiumicino: "Le assenze? Non sono preoccupato. Ho una rosa di grande livello"

10 Marzo 2016

Enrico Baiocco, tecnico del CreCas Foto © Laura Del Gobbo

Enrico Baiocco, tecnico del CreCas Foto © Laura Del Gobbo

Sporting Città di Fiumicino – CreCas è uno degli appuntamenti chiave della stagione nel girone A: con la Nuova Monterosi avviata alla vittoria del campionato, questo scontro potrebbe anche permettere alla formazione di Baiocco di mettere una seria ipoteca sulla seconda posizione che vale gli spareggi nazionali e la possibilità di essere ripescati in Serie D. Una vittoria porterebbe a sette i punti di vantaggio sugli aeroportuali, che sarebbero quindi virtualmente tagliati fuori. Un'occasione ghiotta, anche se il tecnico dovrà fare i conti con alcune assenze pesanti, specialmente nel reparto arretrato. Squalificati capitan Calabresi, Passiatore e Cupelli, mancherà probabilmente anche Gallaccio davanti per guai fisici. Il tecnico, tuttavia, non fa drammi, consapevole dell'importanza capitale dell'incontro.Enrico Baiocco, tecnico del CreCas Foto © Laura Del Gobbo


Tantissime assenze, ma una vittoria potrebbe dare una svolta alla vostra stagione.

“Purtroppo non è una novità, abbiamo dovuto sopperire a diverse defezioni nell'arco di questo campionato. Ho la fortuna, però, di allenare una rosa molto importante e abbiamo già dimostrato di poter ottenere risultati anche senza elementi di spessore. Questa squadra con il tempo ha assunto l'identità e l'atteggiamento giusti, io adesso devo solo accompagnarla...”.


Uno come Calabresi, però, riesce a dare in campo un apporto determinante.

“E' vero, mancherà nei novanta minuti, ma è altrettanto importante quello che trasmette ai compagni in allenamento e questo mi basta. Il lavoro settimanale è fondamentale, la domenica serve a raccogliere i frutti”.


Il Città di Fiumicino vive un momento particolare.

“Questo match è fondamentale per entrambe, inutile nasconderlo, ma in gare come questa tutto si azzera. Ci saranno grandi interpreti in campo e sono convinto che verrà fuori una partita bellissima”.


Hai preso una squadra che si trovava in fondo alla classifica e l'hai portata al secondo posto. Che tipo di lavoro hai dovuto fare?

“Credo che con rose di questo tipo sia fondamentale seguire ed ascoltare i giocatori, parlarci e capire cosa non va. Fortunatamente sono arrivati da subito i risultati ed è cresciuta la sicurezza e l'entusiasmo. Poi servivano regole, sono ragazzi che lavorano e abbiamo dovuto trovare dei compromessi per venirci incontro, che sono stati però ripagati con il massimo impegno negli allenamenti. La chiave di tutto, insomma, è stata soprattutto mentale”.


Una tua caratteristica erano le tre punte, invece hai cambiato modulo, riuscendo a sfruttare al meglio le peculiarità della squadra.

“Il segreto è quello, ed è importante soprattutto quando si subentra in corsa. Normalmente le mie squadre segnano tanto e prendevano gol, invece il CreCas ha una grande fase difensiva. Meno Barcellona, più Atletico Madrid: l'importante è arrivare al risultato (ride, ndr)”.

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