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l'intervista/1
18 Marzo 2016
Antonio Paolo Cececotto
Sei finali ancora da giocare per centrare un obiettivo insperato ad inizio stagione: il Città di Ciampino di Mancinelli ha 4 punti di vantaggio sull'Anzio da gestire, poi la Serie D potrebbe diventare realtà. Un obiettivo che sarebbe il coronamento di un lavoro fantastico da parte del club di Antonio Paolo Cececotto. Abbiamo fatto una lunga chiacchierata con il presidente aeroportuale, che ci ha raccontato le sue emozioni per un traguardo che sembra alla portata: dalla prima squadra passando al settore giovanile, che sta dando a sua volta grandissime soddisfazioni. Ecco la prima parte della nostra intervista, che si chiuderà con la seconda puntata online domani mattina.
Domenica una trasferta impegnativa sul campo del Roccasecca...
“Il calendario non è semplice, anche il match con il Città di Monte San Giovanni Campano lo ha dimostrato e abbiamo dovuto faticare per vincere. Tra l'altro avremo qualche problema di formazione viste le squalifiche di Martinelli e Peri, però questa squadra ha dimostrato che va al di sopra di tutto quanto: c'è un gruppo molto affiatato che nelle difficoltà esce fuori, un gruppo in cui ognuno aiuta l'altro”.
Proprio nell'ultimo match siete stati bravi a trovare il 2-1 finale in dieci.
“Paradossalmente il loro gol ci ha svegliato. Era una di quelle partite che si mettono subito in discesa, vai in vantaggio e rischi di adagiarti. La squadra sta assumendo la consapevolezza che un traguardo che sembrava impossibile è in realtà alla portata. Anche se altri non ci credono, siamo partiti per fare un campionato cercando di salvarci prima possibile, invece siamo in cima dall'inizio del campionato e ovviamente ci crediamo. Anche il pubblico adesso è più esigente e mormora quando non riusciamo a mettere subito la partita in discesa... Il vecchio Ciampino era andato a giocarsi i play off tempo fa, non siamo mai stati così vicini alla D”.
Una squadra costruita con grande intelligenza: un gruppo di big non particolarmente nutrito e tanti giovani già pronti per l'Eccellenza.
“Questa è stata la nostra forza. Gli under sono stati l'arma in più e ribadisco una cosa importante, anche se tanti non vogliono crederci: questa è una squadra che costa meno della Promozione di due anni fa. Devo ringraziare i vari Carnevali, Tornatore, Panella, Pedrocchi, Macciocca ragazzi che hanno sposato questa realtà, anche se alcuni di loro, come Loreto, vengono da lontano (Macciocca è di Piglio, ndr). Sono dei professionisti veri e umanamente eccezionali. O posso fare l'esempio di Citro, che apre il bar la mattina e poi viene ad allenarsi qui. Devo solo ringraziarli, hanno una grande serenità, cenano insieme. La trasferta di Minturno è stata emblematica, con i grandi che sono andati in ritiro a loro spese per preparare al meglio il match, pagando anche per gli under: questo fa capire l'ambiente e quello che è stato creato”.
Tornatore sta disputando l'ennesimo campionato incredibile, già 27 reti in stagione.
“Ti svelo un retroscena, a dicembre lo ha cercato la Sambenedettese, gli ha offerto un gran bel rimborso, invece ha scelto di rimanere con noi per il progetto che c'è. E' un ragazzo eccezionale, che più vado avanti più imparo ad apprezzare per la sua grande disponibilità ed umiltà anche con i più giovani. Carnevali, invece, ormai fa parte della famiglia. Pedrocchi in estate ha avuto tante richieste, ma ha accettato una mia proposta al ribasso, proprio perché conosce la nostra serietà: Alessandro è un giocatore che può fare la Lega Pro ad occhi chiusi...”.
Come hai vissuto a livello personale il periodo di flessione che c'è stato, contraddistinto da una serie di sette pareggi.
“Con grande tranquillità, non avevamo l'assillo del risultato. E' in questi frangenti che una società dimostra la propria forza, quando non fa pesare l'attimo di sbandamento che ci può essere nell'arco di un campionato. Oltretutto va considerato il fatto che abbiamo una rosa corta. Qualcuno degli addetti ai lavori diceva che abbiamo giocato a nascondino o che eravamo costruiti per dominare il girone, invece la verità è che questa squadra, in caso di stop di più di un big, va in difficoltà. A dicembre sono stati inseriti Casciotti e Sansotta: quest'ultimo per ragioni di opportunità, visto che un giocatore di quella qualità va preso dopo il ritiro del Palestrina, ma anche per i suoi costi. Andrea Casciotti poteva essere il giocatore pronto per la prossima stagione, con la sua esperienza e oltretutto, essendo primi, eravamo in dovere di fare uno sforzo in più. Nel momento difficile della squadra ho cercato di stare più vicino ai ragazzi: ho fatto pochissime trasferte per diverse ragioni, ma in quel momento non ne ho saltata una”.
E' un girone B particolare: ci si aspettava ai vertici Cassino e Gaeta, invece in testa ci siete voi e subito dietro l'Anzio
“Io non sono sorpreso, loro per esperienza della società sono un gradino avanti a noi, visto che fino alla scorsa stagione militavano in Interregionale. Hanno giocatori importanti come Guida, Rizzaro, Piccheri e Barile, oltre a tanti under di ottimo livello, un po' come noi. Un presidente come Franco Rizzaro è abituato a certi campionati, fa calcio ad alti livelli. Noi siamo stati bravi nel periodo di flessione a non perdere troppi punti. Dicono che il pareggio sia simile ad una sconfitta, ma io la penso diversamente: un ko ti porta a lavorare male durante la settimana, mentre un punto ti permette di non andare in difficoltà mentale”.
(domani mattina la seconda parte)
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