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l'intervista

Iann(T)otti, numero 10 senza età: "Ma quale finito..."

Il fantasista ha salvato con una doppietta al Monterotondo il suo Montecelio: "Ma il merito è di tutta la squadra"

09 Maggio 2016

Stefano Iannotti @ Del Gobbo

Stefano Iannotti @ Del Gobbo

Stefano Iannotti @ Del Gobbo

Finito a chi? La risposta Stefano Iannotti l'ha data sul campo: i numeri dieci non hanno età. “Iannottinho” da quando è tornato si è caricato la squadra sulle spalle e, con una doppietta, ha permesso al suo Montecelio di ribaltare il risultato con il Monterotondo e ottenere la salvezza dei gialloblu nel play out di ieri. Il fantasista classe 1980, anche quando la squadra sembrava spacciata, non ha mai smesso di crederci e ha dimostrato di poter fare ancora la differenza nel massimo campionato regionale.



A un certo momento sembravate condannati alla retrocessione.

“La squadra c'era, il problema è che ci allenavamo in pochi, dodici o tredici al massimo. Era una situazione non facile, ma ci siamo rimboccati le maniche. E' stato bello vedere uno come Amici, che per motivi personali aveva avuto poche possibilità di allenarsi, entrare al posto di Nanni nei supplementari e dare un contributo importante. Di certo questa salvezza è una grandissima soddisfazione, ero convinto che ce l'avremmo fatta e lo avevo detto anche al presidente”.



Hai qualche sassolino da toglierti dalle scarpe?

“In tanti dicevano fossi finito, so quanto valgo e non ho rimpianti. Faccio vita sana e ho un'alimentazione corretta. Questa vittoria, però, è merito di tutto il gruppo. Dopo Civitavecchia ci davano per retrocessi, poi è scattato qualcosa. Sono convinto, però, che avremmo potuto salvarci prima”.



Iannotti, a sinistra (©Del Gobbo)

Hai aiutato tanto il tuo allenatore e amico, il “Papero” Antonini.

“Sono contento per lui, era alla prima esperienza e le difficoltà sono state tante. Ha grandi margini di miglioramento e non meritava l'esonero, ha pagato colpe non sue. Sono sincero, penso che un tecnico abbia un valore relativo in certe circostanze: senza giocatori adeguati, anche Mourinho avrebbe difficoltà”.



Cosa farai quando appenderai gli scarpini al chiodo?

“Sicuramente giocherò un'altra stagione, in Eccellenza o anche in Promozione se ci sarà un progetto a vincere. Ho già preso il patentino da allenatore, ma credo sia un discorso prematuro”.



Potrebbe venire fuori una proposta stile Audace Sanvito Empolitana, da allenatore – giocatore...

“E' una società che ha fatto benissimo, puntando su giovani di grande livello. Il girone B quest'anno era decisamente di livello inferiore, e tante squadre hanno deluso le aspettative, ma la loro è stata una stagione da applausi”.

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