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SFF Atletico, ufficiale la separazione con Di Fiandra

Il tecnico Scudieri e il giocatore, però, mettono a tacere le voci di presunte liti: "Ciro è come un figlio". La punta: "Dato tutto per questa maglia"

L’indiscrezione ha trovato ufficialità: dopo tre stagioni e quasi ottanta gol segnati il bomber Ciro Di Fiandra lascia lo Sporting Città di Fiumicino, oggi SFF Atletico. Il tecnico Raffaele Scudieri e il giocatore, però, hanno voluto mettere a tacere le voci delle presunte liti che avrebbero spinto la punta a cambiare aria. “Conosco Ciro dal 1992 – commenta l’allenatore, visibilmente emozionato per l’importanza del momento – per me è come un figlio ed è stato il calciatore più rappresentativo di questa squadra. Siamo cresciuti insieme e l’ho allenato a più riprese. Ho sentito, dalla gara persa con il Montefiascone, tante cattiverie e sciocchezze, che mi hanno portato a non rilasciare dichiarazioni. Con Ciro ho avuto alcuni confronti com’è normale che sia, ma il nostro rapporto è sempre rimasto solido. Dopo tre stagioni ci separiamo, e gli auguro ogni fortuna, perché è un atleta straordinario e sarebbe anche un ottimo padre. Gli ho sempre detto che dovrebbe mettere su famiglia, ma gli piacciono le belle donne e dubito che lo farà mai (ride, ndr), così magari un giorno avrei potuto allenare suo figlio. Spero di non trovarlo nel mio girone come avversario, a mio giudizio ha almeno altri quattro anni a grandi livelli in queste categorie”. Poi è la volta di Ciro Di Fiandra: “Sono arrivato scarico in quest’ultima stagione, non ho gli stessi stimoli di qualche tempo fa e per rispetto di allenatore, compagni e società penso sia giusto concludere questo splendido ciclo e lasciare spazio ad altri. Ho dato tutto per questa maglia. Penso di poter giocare ad alti livelli ancora per almeno altri tre anni e una nuova esperienza di certo mi restituirà entusiasmo. Sono avvelenato con me stesso perché non sono riuscito a dare il contributo degli ultimi due campionati a livello di realizzazioni (ha comunque all’attivo 19 gol). Spero che nella prossima stagione potremmo festeggiare entrambi il primo posto, io in un girone e loro nell’altro”.

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