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l'intervista

Eretum Monterotondo, Malizia: "Ringrazio per la fiducia"

Il tecnico gialloblu: "E' per me davvero importante e motivo d’orgoglio cimentarmi in questa nuova avventura"

10 Agosto 2016

Paolo Malizia, tecnico dell'Eretum Monterotondo

Paolo Malizia, tecnico dell'Eretum Monterotondo

E’ un'autentica bandiera del calcio eretino. È nato e cresciuto a Monterotondo. È stato giocatore, capitano e allenatore sia del Monterotondo Calcio che dell’Eretum. Paolo Malizia, tecnico dell'Eretum MonterotondoHa contribuito a scrivere pagine importanti di storia di entrambe le Società: non poteva che essere lui dunque, Paolo Malizia, l’allenatore ideale per guidare la prima squadra dell’Eretum Monterotondo, sodalizio nato dall’unione tra l’Eretum e il Monterotondo Calcio: “Sono molto contento e ringrazio la società che mi ha rinnovato la fiducia. Per me è il massimo allenare la squadra nel primo anno di vita dell’Eretum Monterotondo: ho giocato e allenato il Monterotondo Calcio, così come sono stato giocatore e allenatore dell’Eretum, quindi è per me davvero importante e motivo d’orgoglio cimentarmi in questa nuova avventura. Ho sempre sostenuto che togliersi delle soddisfazioni, e magari vincere qualcosa, qui a Monterotondo è decisamente più importante, entusiasmante e appagante che farlo da altre parti. Ringrazio entrambe le società che in questi anni mi hanno dato molto: l’Eretum che mi ha dato la prima possibilità di allenare e che mi ha fatto fare esperienza e crescere come allenatore, così come il Monterotondo Calcio con cui ho giocato tantissimi anni”.

Malizia, volto disteso, abbronzato, parla con calma e serenità, e dalle sue parole traspare soddisfazione per la campagna acquisti e per i primi giorni di preparazione: “Le prime impressioni sono molto positive, il lavoro che abbiamo iniziato a fare è in linea con le mie aspettative. Dal calciomercato è uscita una squadra estremamente rinnovata. Sono arrivati ottimi giocatori, grandi lavoratori, che mi hanno dato subito dei riscontri positivi: sono sicuro che se continuiamo su questa strada, a lavorare con questa voglia, ci toglieremo tante soddisfazioni. C’è tanta qualità e, soprattutto, abbiamo ingaggiato diversi giocatori che vengono da stagioni un po’ negative e che quindi hanno grande voglia di riscatto, di correre, lavorare, rimettersi in gioco e fare risultati”.

Con l’Eretum Monterotondo inizia tutta un’altra storia, ma è difficile per il tecnico eretino tralasciare completamente l’ultimo scorcio della scorsa stagione alla guida del Monterotondo Calcio: “Prima di prendere in mano la squadra – spiega Malizia – non riuscivo a capacitarmi della condizione di classifica, considerando la presenza in organico di giocatori tanto importanti. Una volta entrato nello spogliatoio, però, a otto giornate dalla fine, mi sono stati subito chiari i limiti che aveva quella squadra, a cominciare dai problemi di testa e da uno spogliatoio diviso in maniera ormai irrecuperabile. Anche in virtù della situazione ereditata lo scorso anno, abbiamo deciso di cambiare notevolmente la rosa. Dei ‘grandi’ sono rimasti soltanto Alessandri, il capitano, Palmerini e Barbetti. A questi abbiamo aggiunto giocatori di assoluto valore come Moronti, De Marco, Empoli, Giuffrida, Giustini e Taverna. Quanto ai giovani, ci sono state diverse conferme, in più sono arrivati un paio di ragazzi classe ’98, due ’96 e un paio di ’95”.

Quella che sta nascendo, dunque, è una formazione completamente rivoluzionata rispetto al Monterotondo Calcio dello scorso anno. Nelle idee di mister Malizia, però, i cambiamenti non saranno soltanto a livello di organico: “L’anno scorso sono arrivato a poche settimane dalla fine del campionato – continua il tecnico gialloblù – quindi non ho avuto la possibilità di dare un’impronta alla squadra. L’obiettivo è quello di costruire una formazione molto offensiva, con grandi qualità davanti: per questo abbiamo ingaggiato tre punte di ruolo e un esterno d’attacco”.

Idee chiare anche sull’approccio mentale che devono avere i suoi ragazzi: “Come prima cosa – rivela Malizia – davanti alla squadra ho parlato dell’atteggiamento che voglio vedere durante gli allenamenti e nelle partite: ci deve essere grande entusiasmo, voglia di giocare a calcio, divertirsi. Arrivare a fare l’allenamento e la partita non può e non deve essere una preoccupazione, un motivo di stress. Per quanto importante, stiamo sempre parlando di un campionato dilettantistico, quindi bisogna giocare innanzitutto per divertirsi cercando di avere sempre le giuste motivazioni e la voglia di vincere”.

Quanto alla squadra favorita per la vittoria del campionato, Paolo Malizia ha pochi dubbi: “Sulla carta, dopo la fusione con il Fregene, credo che il Fiumicino abbia poche rivali, in quanto ha a disposizione un organico eccezionale. Altre squadre molto attrezzate mi sembrano il Ladispoli e il Civitavecchia. Il Real Monterotondo Scalo? Hanno costruito un’ottima squadra e hanno un allenatore di cui si parla un gran bene. Sinceramente non me la sento di fare pronostici sul loro piazzamento, ma devo complimentarmi con la società rossoblù perché riuscire a passare in quattro anni dalla Terza Categoria all’Eccellenza è un risultato straordinario, un caso più unico che raro nel calcio. Sono felice di poter giocare il derby con il Real: è una occasione importante per la città, è una partita entusiasmante, stimolante, che mi regala e regala a tutto il pubblico sempre grandi emozioni”.

Sull’obiettivo stagionale dell’Eretum Monterotondo, Malizia preferisce non sbilanciarsi: “L’obiettivo è fare bene, ottenere una salvezza tranquilla, ma non dobbiamo porci troppi limiti perché il campionato di Eccellenza è molto particolare. Abbiamo cambiato molto, quindi siamo un punto interrogativo, ma se tutte le componenti si incastrano bene secondo me quella che sta nascendo è una squadra che può arrivare tra le prime cinque del campionato”.

Un’ultima battuta, mister Malizia la spende per l’unione tra Eretum e Monterotondo: “La fusione tra le due realtà è stato per me un passo inevitabile per entrambe, soprattutto in vista della costituzione di un grande settore giovanile. Unendo le forze si può tirar fuori qualcosa di meglio. L’obiettivo deve essere quello di portare le giovanili dell’Eretum Monterotondo ai livelli del Monterotondo Calcio del passato, quando si avevano tutte squadre in campionati Elité. C’è bisogno di creare un serbatoio per la prima squadra, ma soprattutto di crescere in casa dei giovani da lanciare nel calcio professionistico, come accaduto negli anni passati quando da Monterotondo sono usciti calciatori come Marchionni, Fanucci, Virga, Del Prete, Dionisi e altri”.

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