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l'intervista
24 Agosto 2016
Diego Tornatore con la nuova maglia (foto ©Facebook)
Ciampino-Fiumicino, solo andata. Un viaggio breve quanto carico di aspettative, quello che ha condotto il Re dei Bomber Diego Tornatore sul versante opposto del raccordo anulare. Dopo un'annata da incorniciare, coronata dai fuochi d'artificio della storica promozione in Serie D del Città di Ciampino, autografata con il record di marcature assoluto per la categoria di Eccellenza, il centravanti campano ha fiutato l'ultima sfida sposando il progetto SFF Atletico.
Queste le sue prime impressioni: “Si sta formando un gruppo importante di ragazzi volenterosi e propensi al sacrificio, affiancati da un ambiente societario che ha pochi eguali a livello regionale. Nell' SFF Atletico la professionalità la fa da padrone, c'è davvero tutto per fare bene”.
Segnali importanti sono arrivati anche dalla rivincita col Pineto in amichevole: “Mister Scudieri cerca di farci affrontare ogni incontro, amichevole e non, con la massima dedizione. Sono soddisfatto sia per la mia condizione fisica che per la tripletta e il successo di squadra. Per quanto riguarda il Pineto ci siamo tolti la soddisfazione di una rivincita, soprattutto perché abbiamo espresso un bel gioco disputando una grande partita”.
Ciampino-Fiumicino un percorso carico di emozioni: “Lasciare Ciampino è stata veramente una scelta difficile. Lì ho passato i migliori due anni della mia carriera, non solo per le 88 reti in stagioni, ma anche per l'ambiente sano e familiare che circonda la squadra. Ero davvero combattuto ma alla fine ho deciso di sposare un progetto altrettanto consono alle mie aspettative, ritrovando la stessa convinzione che due anni fa mi portò Ciampino”.
Un consiglio ai giovani: “Dagli esordi con le giovanili del Benevento ad oggi non posso avere rimpianti. Nel mio piccolo sono riuscito a togliermi diverse soddisfazioni. Un consiglio che posso dare ai giovani è quello di crescere velocemente a livello sportivo. Consolidarsi a 18 anni può significare molto rispetto a quanto accaduto a me, che sono esploso a 25 anni. Raggiungere presto la maturità calcistica può fare la differenza”.
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