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dopo gara
20 Marzo 2017
Vincenzo Compagnone (@GazReg)
Lo squalo è tornato a mordere. Vincenzo Compagnone, nel match di ieri con l'Itri, ha gonfiato nuovamente la rete, interrompendo un digiuno lungo 5 mesi. Una vera e propria liberazione per l'attaccante rossonero che, dopo aver sbloccato il risultato nel primo tempo, è corso sotto la gradinata dei suoi tifosi e non è riuscito a trattenere le lacrime: “Un'emozione indescrivibile – commenta Compagnone – Una sensazione molto forte che non provavo da troppo tempo. In questi 5 mesi, infatti, un po' per sfortuna e un po' per errori miei non sono riuscito a segnare e questo ha amplificato la gioia provata dopo il gol. L'urlo dei tifosi, l'ambraccio dei miei compagni: tutto è stato perfetto”. In questo periodo, però, al bomber rossonero è mancato solamente il gol: “Bene o male le prestazioni sono stati quasi sempre buone. Io sono uno che dà tutto per la squadra e che non si risparmia mai, quindi anche se non segnavo riuscivo comunque a fare il mio. Però un attaccante vive per il gol e questa mancanza la avvertivo. Fortunatamente le vittorie della squadra hanno compensato questo mio stato d'animo”. Il Colleferro e Compagnone stesso stanno vivendo una stagione di alto livello: “Un'annata positiva, sia dal punto di vista personale che collettivo. In campo la squadra c'è sempre stata e anche nelle sconfitte è uscita dal campo a testa alta. Speriamo di continuare così”. La doppietta di ieri, insieme al gol di Massimiani, ha permesso al Colleferro di battere l'Itri al termine di una gara per nulla semplice: “Nel primo tempo abbiamo dominato e potevamo chiuderlo anche con un vantaggio più largo. Nella ripresa, invece, non siamo entrati in campo con la stessa determinazione e loro hanno pareggiato. Però alla fine il pari ci sarebbe comunque andato stretto e per fortuna nel recupero ho trovato il secondo gol e poi Massimiani l'ha chiusa”. In queste ultime giornate si sta infiammando la corsa al secondo posto, con 4 squadre ancora in gioco: “Ce la giocheremo fino alla fine, anche la Vis Artena che ora è un po' indietro. La squadra di Prete ha un organico importante, così come l'Aprilia. L'Audace è più simile a noi: una rosa giovane, che gioca un calcio spensierato e divertente. Quattro squadre importanti che se la giocheranno fino alla fine”.
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