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l'opinione
03 Aprile 2017
Come ogni anno, aprile sembra diventare il mese dell'amicizia, del “volemose bene”. “Nel calcio ci si rincontra sempre”. “Non vi state giocando più niente”. Ecco alcune delle frasi più gettonate nel mese dell'amicizia. Non minacce, sia chiaro, ma semplicemente un modo di ricordare che, se ad aprile hai già raggiunto il tuo obiettivo, non c'è motivo per cui continuare a giocarsela “alla morte”. Tanto vale scansarsi e farsi nuove amicizie perché: “Quest'anno serve a me, l'anno prossimo potrebbe servire a te”.
In quest'ottica, tra le gare di ieri, è balzato agli occhi l'incontro tra Città di Monte San Giovanni Campano e Cedial Lido dei Pini. Gara vinta dai ragazzi di Perrotti, ma non senza faticare. La squadra di Panicci, infatti, nonostante non abbia più nulla da chiedere al campionato, ha dimostrato grande correttezza sportiva, giocandosi la partita fino alla fine. Tant'è che il MSGC, nel proprio comunicato ufficiale, ci ha tenuto a sottolineare il comportamento corretto del Cedial, augurandosi che, da qui fino alla fine dell'anno, tutte le squadre prendano esempio da Cristofari e compagni. Peccato che il Cedial, condividendo l'articolo su Facebook, ci abbia tenuto a sottolineare come molte persone, durante la partita, si siano più volte domandate il perché di questo atteggiamento. Il Cedial Lido dei Pini, da questo punto di vista, ha dimostrato di essere un club che può insegnare molto e a tanti. Altra squadra che nell'ultimo weekend ha dimostrato correttezza è stata l'Astrea, che ha fermato la Valle del Tevere sul pareggio con un gol di Mollo all'ultimo minuto di recupero. A fine incontro è montato il nervosismo tra le due squadre. Alla base uno scambio di battute avvenuto tra Scaricamazza e il direttore Gasparri, ieri in panchina per sostituire lo squalificato Mastrodonato. Come dichiarato dal ds dell'Astrea, Cruciani, al Corriere di Rieti: “Il signor Stefano Scaricamazza, a 5' dalla fine della partita, ha chiesto espressamente il motivo per cui ci stavamo impegnando in quel modo”.
Io ho giocato a calcio, so come funzionano certe cose, però è arrivato il momento di voltare pagina. In tanti auspicano una crescita del movimento dilettante, chiedendo cambiamenti. Iniziamo da questo. Incominciamo a pensare che per una società che a 5 giornate dal termine ha raggiunto il proprio obiettivo, ce ne sono tante altre che, con fatica e sacrifici, stanno lottando per centrare il proprio. Quindi favorirne una, vuol dire danneggiarne altre. Il calcio è il gioco più bello del mondo, dimostriamolo fino alla fine.
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