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l'analisi
05 Ottobre 2017
Boreale (@Torrisi)
La classifica recita 4 punti, ma la Boreale c’è e nel match di ieri ne ha dato prova. La squadra di Radi gioca a calcio e lo fa con grandissima qualità. Nel match di ieri contro la Monti Cimini per un tempo i viola hanno letteralmente incantato. Scambi pregevoli, schemi consolidati, ma sopratutto movimenti armonici. La Boreale, quando riesce ad esprimersi al meglio, si comporta da squadra vera, dando l’impressione che i giocatori in campo si muovano come un sol uomo. Non solo note positive però. Per 45’ la squadra di Radi ha praticamente dominato, sbagliando solo nell’occasione del gol di Ceccarelli, ma nella ripresa è calata terribilmente, dimostrando di essere un po’ indietro in ottica gestione gara. La Cimini vista ieri non sembrava poter recuperare il doppio svantaggio, sopratutto tenendo conto dell’espulsione di Bricchetti maturata ad inizio ripresa. É proprio il quel momento che è mancata la Boreale. La squadra si è stranamente disunita, lasciando l’iniziativa alla Cimini che in quel frangente appariva in bilico su un burrone, ad un passo dal cadere. Senza dubbio nella ripresa è mancata l’esperienza e la qualità di Petroccia, metronomo del centrocampo e giocatore in grado di dettare i tempi di gioco. Però, anche senza di lui la Boreale poteva e doveva fare meglio. Su questo dovrà lavora Radi perché le basi per fare bene e migliorare ci sono tutte, dato che sono poche le squadre che esprimono una qualità di gioco così alta. Dunque un risultato amaro per la Boreale, ma che al contempo ha dato dei segnali importanti da cui ripartire.
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