L'intervista
Audace, Greco: “Affrontiamo una super squadra, puntiamo ad attaccare i loro punti deboli”
l ventinovenne player-manager degli azzurri fa il punto in vista del big match contro il Pomezia di domenica
Dopo cinque giornate fatte di gioco entusiasmante e valanghe di gol, l'Audace Savoia e il Pomezia finalmente si affrontano. Ai punti le due squadre distano di sole due lunghezze, gli azzurri hanno in mano l'opportunità di andare al Comunale a prendersi i tre punti, la vittoria e il sorpasso.
Queste le sensazioni del player-manager Daniele Greco: “Andiamo ad affrontare una grande squadra, un organico molto forte, nelle ultime tre partite hanno fatto 14 gol e ne hanno subito solo 1. Dai video ho visto che si sono pure arrabbiati dopo l'unica marcatura incassato, questo fa riflettere”. Poi si passa a parlare degli azzurri: “Noi siamo giovani ma abbiamo le potenzialità per andarli a mettere in difficoltà. La rosa e i mezzi di cui disponiamo ci permetteranno di andarli a pungere sui loro punti deboli – aggiungendo – i tanti gol messi a segno dalle due squadre lasciano presagire una gran bella partita, sarà sicuramente un bello spettacolo, i tifosi che verranno a vedere il match sicuramente non rimarranno delusi”. “Tra l'altro credo che si tratterà di una gara pulita, corretta, tutte le vittorie che hanno ottenuto sono state meritate senza ricorrere a sotterfugi, come d'altronde è accaduto anche a noi” ha poi specificato. Daniele Greco, tecnico ventinovenne dell'Audace Savoia, incarna alla perfezione il prototipo di giocatore/uomo fatto apposta per "Talento&Tenacia". Infatti, oltre all'impegno sul campo, il mister ha conseguito in questi giorni la laurea in Scienze Motorie allo IUSM: “Parliamo di un percorso universitario intrapreso tre anni fa dopo aver capito che con il calcio giocato di un certo livello avevo esaurito il mio tempo. Ci tenevo molto a portare a termine questo mio obiettivo, i due impegni alla fine si sono rivelati complementari: quanto apprendevo sui banchi lo riversavo sul terreno di gioco, quello che imparavo sul campo me lo portavo nella quotidianità della vita all'università”.