L'INTERVISTA

Ladispoli, Bosco rialza la testa: "Ora di crescere!"

Il tecnico tirrenico compatta il suo gruppo dopo il cambio di rotta contro l'Unipomezia

Il giorno della rivincita. Si sa il calcio vive continuamente di giudizi affrettati e sentenze lampo. Una di queste pendeva pericolosamente sulla testa di mister Bosco che, nonostante una classifica non proprio da dimenticare, passava per Ladispoli come un allenatore arrivato al capolinea. Dopo la sconfitta in coppa di mercoledì infatti, il tecnico rossoblù veniva indicato da molti come il principale responsabile del momento negativo dei tirrenici. Proprio quando la panchina sembrava più a rischio, nonostante la vicinanza al mister da parte della società, il Ladispoli realizza una prestazione pazzesca mettendo a tacere le chiacchiere. Un ribaltone clamoroso da 2-0 a 2-4 in casa della corazzata Unipomezia che riporta il sereno sulla cittadina del litorale. Per sottolineare il cambio di rotta del Ladispoli abbiamo quindi scelto di riportare proprio la testimonianza diretta di mister Pietro Bosco: “Domenica è stata una partita da cardiopalma. Sapevamo che sarebbe stata una sfida molto difficile, perché loro sono una squadra importante con giocatori di spessore noti a tutti. Mercoledì in coppa non avevamo fatto una bella figura, anzi. Si vede che ci ha fatto bene la sconfitta, perché la reazione c'è stata. Anche domenica stavamo facendo la partita, creando diverse occasioni da subito. Poi la prima volta che ci hanno attaccati abbiamo subito il gol. In quel momento mi sono gelato. Subito dopo abbiamo subito quel rigore e il 2-0. Negli spogliatoi ho parlato sinceramente ai miei ragazzi, dicendo loro quello che pensavo. Stavamo giocando bene e non potevo rimproverargli nulla. Dovevamo continuare su quella rotta, proseguendo a giocare da Ladispoli. Nel secondo tempo ho rivisto giocatori motivati, sempre in controllo della partita. Così l'abbiamo ribaltata. In neanche 20' Marvelli-Sganga-La Rosa e quando ho fatto entrare Rocchi ha dimostrato ciò che sa fare. É stata una grande prova di carattere della squadra.”

Una sterzata decisiva che riporta l'equilibrio a Ladispoli: “In determinati momenti si accentuano le cose. Certo, la nostra è una squadra importante e ambiziosa, ma io ho premesso da subito che sarebbe stato un campionato difficile e combattuto. Si può vincere e perdere con tutti, quindi sarà un campionato equilibrato. Non come lo scorso anno, dove l'Atletico ha ucciso la stagione da subito e per noi è stato difficile gestire un campionato sapendo di poter puntare al massimo al secondo posto. Mercoledì abbiamo sbagliato l'atteggiamento perché noi dobbiamo avere sempre la stessa mentalità. Non importa chi ci troviamo di fronte ma è necessario mettere in campo sempre gli stessi valori. Ho detto ai miei ragazzi che non ci possiamo mai permettere certe figure. Però da ora si cresce e non ci devono essere più passi falsi. Non accetterò più quell'atteggiamento.

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